rassegna stampa

Mkhitaryan è pronto a conquistarsi il futuro alla Roma

Kluivert è in dubbio, Dzeko ha la febbre Contro l’Inter Henrikh può partire dal via

Redazione

Sarà che ad aprile gli nascerà il primo figlio e succederà proprio qui, in Italia, a Roma, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport.

O sarà che ha davvero voglia di lasciare il segno e – magari – stabilirsi anche per un po’. Del resto, lo aveva promesso già nel giorno della sua presentazione, il 10 settembre scorso. «Voglio ambientarmi il prima possibile e godermi questo calcio». Ecco allora perché un po’ ha sorpreso e un po’ no la dimestichezza con cui domenica sera – a Verona – Henrikh Mkhitaryan ha parlato in italiano, commentando la vittoria esterna della Roma. L’armeno ha davvero voglia di inserirsi, stabilizzarsi, godersi Roma e la Roma.

E ora che è tornato a incidere ed a pesare, Micki punta anche ad un posto da titolare per la sfida di venerdì sera, in casa dell’Inter. Al Meazza, infatti, è a forte rischio la presenza di Justin Kluivert, considerando che gli esami strumentali di ieri hanno riscontrato per l’olandese un edema al flessore della coscia sinistra dovuto a una contusione (Kluivert ha già iniziato il ciclo di terapie, ma al massimo sembrerebbe poter andare in panchina).

Ma sulla possibilità di poter giocare venerdì a Milano c’è anche un’altra variabile, l’influenza di Dzeko. Ieri, infatti, il centravanti bosniaco non si è allenato, vedremo cosa succederà oggi. L’obiettivo, ovviamente, è quello di averlo a disposizione, ma non dovesse succedere, allora anche qui Fonseca avrebbe due opzioni: o spostare Zaniolo centravanti, o mettere Mkhitaryan a fare il "falso nueve".

D’altronde la qualità e l’imprevedibilità che ha Mkhitaryan tra i piedi può essere molto importante a San Siro. Il trequartista giallorosso crea di media 1,60 occasioni a partite, contro una media dei pari ruolo di 1,08. E ha una percentuale realizzativa notevolmente migliore (50%, contro il 10). È chiaro che sono i numeri da prendere con le molle, a causa del numero esiguo di partite che Henrikh ha giocato fin qui.