Antonio Mirante, alle soglie dei 36 anni, l’8 luglio, ha scoperto l’amore di Roma quando forse non ci pensava più, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Se la squadra giallorossa fino al 26 maggio coltiverà ambizioni di Champions, il merito va molto a questo portiere di Castellammare di Stabia – cresciuto tra l’altro nello stesso club in cui, anni più tardi, masticherà la prima polvere Gigio Donnarumma – che contro la Juventus ha miracoleggiato su Cuadrado e Dybala.
rassegna stampa
Mirante fa volare il sogno della Roma
Una vita dietro a Buffon, adesso guida la rincorsa Champions: "Noi ci crediamo"
Mirante è stato il vice di Gigi Buffon alla Juve, in cui ha giocato nella stagione della vittoria del campionato di Serie B. Già, Buffon. Un amico, però anche un monumento. La vera carriera da protagonista di Mirante è cominciata dopo, tra Sampdoria, Parma e Bologna. "Cercavo continuità, e con davanti Buffon, non potevo averla".
Un problema cardiaco accusato ad agosto 2016 gli fa temere di dover smettere col calcio. Disperarsi è normale, finché suo padre non pronuncia poche parole che cambiano la sua prospettiva: "Mi disse che dovevo pensare di essere stato fortunato per avere avuto la fortuna e il privilegio di poter giocare in A fino a 32 anni. Da quel momento, cominciò la discesa". E un mese dopo torna a riallenarsi. Il destino, due anni più tardi, gli ha regalato la chance Roma. Pensava di dover essere solo il vice di Olsen, ora invece è molto di più. "Nonostante fossi il secondo ho sempre pensato come se dovessi scendere in campo. E ovviamente ci speravo". Morale: con la Juve è arrivata la 100 a partita a reti inviolate della carriera e la certezze che la Roma – che lo ha acquistato per 5 milioni – lo confermerà. Certo, a Trigoria stanno cercando un titolare – piacciono Cragno e Sirigu, ed è stato offerto anche Trapp – però Mirante non fa drammi. L’età dei rimpianti non è ancora arrivata. E chissà se lo farà mai.
© RIPRODUZIONE RISERVATA