rassegna stampa

Mille uomini, polizia a cavallo e metal detector

«Mi dispiace che i tifosi non siano a vedere la partita, ma se si immagina di risolvere il problema con il muro contro muro mi sembra improbabile» ha dichiarato ieri il Prefetto di Roma Franco Gabrielli

Redazione

Per il derby della Capitale in programma domenica ci sarà, sicuramente, quella polizia (e carabinieri) a cavallo che dopo una vita torna ad essere utilizzata per l’ordine pubblico. È la novità del piano di sicurezza messo a punto ieri in Questura. Gli strumenti in dotazione agli agenti sono quelli che l’allerta terrorismo ha reso indispensabili, dalle bonifiche ai metal detector, del tipo «a paletta» come si definiscono in gergo, con cui saranno effettuati i controlli ai filtraggi. Che inevitabilmente ingrosseranno le code, come capita ormai da mesi, ma con poco più di ventimila paganti il problema stavolta dovrebbe essere più gestibile, scrive Alessandro Catapano su "La Gazzetta dello Sport".

Non c’è grande preoccupazione per i ritrovi fissati dagli ultrà, i laziali a Tor di Quinto e i romanisti a Testaccio. Nemmeno per la probabile infiltrazione nei due schieramenti di hooligans bulgari (Cska Sofia, amici dei giallorossi) e polacchi (Wisla Cracovia, fratelli dei biancocelesti): vengono per dare manforte alle proteste, ma sono pochi e la polizia sarà sempre sulle loro tracce. Il Prefetto Franco Gabrielli ha scongiurato minacce particolari sul fronte terrorismo («Nessun segnale, ma l’allerta resta massima») ed espresso rammarico per l’assenza di molti tifosi dall’Olimpico: «Mi dispiace non siano a vedere la partita, ma se si immagina di risolvere il problema con il muro contro muro mi sembra improbabile». Poi, ha ribadito: «Così com’erano le curve non potevano essere gestite. Io ai tifosi chiedo solo di rispettare le elementari regole che sono a salvaguardia dell’incolumità delle persone».