rassegna stampa

Nuovo Milan, prima mossa. C’è l’intesa per Bertolacci

Le logiche di mercato dicono che il prossimo passo sarà parlare con la Roma per una comproprietà da risolvere. Il Milan spera si trovi un accordo per acquisire anche la seconda metà del cartellino

Redazione

Il Milan italiano, ad ascoltare bene, parla con l’accento romano. Berlusconi ragiona di un futuro con tanti giocatori da Nazionale e Galliani prende nota: ha sostanzialmente chiuso l’accordo con il Genoa (va bene, con l’amico Preziosi) per la metà di Bertolacci. Dovrebbe essere il primo rinforzo per il Milan 2015-16, in attesa di capire chi sarà l’allenatore. Per una volta, si può fare: Andrea è multiuso, buono per qualsiasi panchina. Sarebbe perfetto come mezzala o da centrale in un centrocampo a quattro ma in passato ha giocato dietro una punta e tutto sommato può fare bene anche da mediano in un 4-2-3-1. Il 50% del suo cartellino è valutato tra i 5 e i 7 milioni e l’investimento è ragionevole.

E LA ROMA?Bertolacci a novembre, quando ha esordito in Nazionale, ha twittato una sua foto da bambino: biondino, capelli a caschetto, camicia e papillon, calciava col sinistro verso la macchina fotografica. I capelli davanti alla fronte sono spariti ma il sinistro funziona ancora: Andrea lo ha usato anche per far gol a Diego Lopez a San Siro, il 29 aprile. Quella volta c’era qualche fotografo in più e per il Milan è stata una conferma. Galliani e Preziosi avevano già parlato dell’affare a Pasqua, a Forte dei Marmi, come da tradizione. Era successo anche a gennaio, quando Antonelli era passato al Milan e Niang aveva preso la Milano-Genova in prestito. Le logiche di mercato dicono che il prossimo passo sarà parlare con la Roma per una comproprietà da risolvere. Il Milan spera si trovi un accordo per acquisire anche la seconda metà del cartellino.

DRITTO IN PORTABertolacci lunedì sera lo ha detto su GazzettaTv: «Ho fatto la scelta di lasciare Roma per crescere e la rifarei tutta la vita. Andare via mi ha dato continuità». Chiarissimo: affetto sì, nostalgia zero. Il ritorno a casa, per giocare col gemellino Florenzi, non è nelle previsioni, come è ormai improbabile il passaggio alla Fiorentina. Il Milan evidentemente è stato più deciso perché un giocatore così è mancato per tutta la stagione, passata tra mediani alla De Jong, corridori alla Poli e costruttori senza cambio di passo alla Van Ginkel.

SPALLETTI E CONTE Il fattore 91, l’anno di nascita, può fare il resto. Bertolacci non è un fenomeno ma è nel pieno della carriera e da anni cresce con regolarità. Febbraio 2009: prima convocazione con Spalletti alla Roma. Stagione 2009-10 e 2010-11: qualche presenza a Lecce, prima in B, poi in A. Maggio 2012: quasi 30 partite in A con il gol alla Juve – palla rubata a Buffon in area – che regalò speranze di scudetto al Milan di Allegri. Campionato 2014-15: record di gol in A (sei) e prime convocazioni in Nazionale. Sempre meglio. Il Milan, come nuovo salto in alto, sembra perfetto. Papà Bertolacci era un campione di offshore e il nonno faceva ciclismo: campione italiano di inseguimento. Andrea è stato inseguito per mesi: alla fine (almeno per metà) lo ha preso il Milan.