Paolo Maldini, il direttore tecnico del Milan, si sta muovendo in prima persona perché è un grande estimatore – non da oggi – di Zaniolo, scrivono Luca Bianchin e Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.
La Gazzetta dello Sport
Milan, Maldini in campo per Zaniolo
E' convinto che Nicolò possa tornare al massimo del suo potenziale e il pensiero del Milan è comprensibile: il giallorosso al momento è un talento in difficoltà, ma per potenzialità è uno dei migliori calciatori italiani.
La Roma chiede una trentina di milioni, magari divisi in 25 sicuri e 5 da aggiungere con i bonus, mentre quello rossonero non vorrebbe muoversi da 18 milioni (compresi i 5 di prestito oneroso) più bonus. Ma se le cifre contano, ancor più sono importanti le modalità. La società dei Friedkin non arretra sulla volontà di cedere il giocatore subito oppure, al massimo, con un prestito con obbligo di riscatto sicuro e non condizionato, mentre quella di Cardinale vuole legare il riscatto innanzitutto alla qualificazione alla Champions League e poi anche al rendimento (presenze, minuti, gol). Quanto basta per far irrigidire la Roma, che avrebbe una proposta analoga da parte del Tottenham, che sarebbe disposto a pagare anche di più il giocatore, ma acquistandolo solo dopo l’accesso alla Champions (classifica alla mano, più complicato per gli Spurs) e una dozzina di presenze. In ogni caso, nonostante un sondaggio da parte del Newcastle – respinto perché sempre condizionato – la cessione di Zaniolo sembra essere una corsa a due, con una predilezione di Nicolò per il Milan, visto che si tratta di un trasferimento a metà stagione.
Le parole Intanto, il d.s. Ricky Massara non si sbilancia. «Zaniolo? Non abbiamo esigenze particolari. L’organico è forte, stiamo recuperando giocatori, ma il mercato è aperto. Vedremo se alla fine ci saranno opportunità, anche se sarà difficile». Anche Maldini ha parlato dopo il tonfo con la Lazio: «Zaniolo? Le opportunità le valutiamo ma è inutile nascondere la realtà: non ci scosteremo dalla nostra strategia». Certo, il Milan era a Roma ma geografia e affari non vanno sempre alla stessa velocità. I prossimi giorni diranno. La certezza è che il Milan, in questi giorni, si è convinto che l’operazione avrebbe un senso. Il Milan e Zaniolo si sono già scelti. Nicolò vuole il Milan, il Milan vuole Zaniolo... alle giuste condizioni. Stefano Pioli, in questa storia, ha un ruolo. L’allenatore del Milan ha già dimostrato di saper valorizzare il talento giovane e ha migliorato diversi calciatori della rosa. L’operazione riuscita con Leao e Tonali, non nei primi mesi di De Ketelaere, sarebbe affascinante anche per Zaniolo, che crede di aver bisogno di un allenatore-maestro in grado di guidarlo. E Pioli per lui sarebbe l’ideale. Il Milan, quindi, al momento temporeggia. Non fa trattative per altri obiettivi e, per adesso, non rilancia per Zaniolo. Se potrà prenderlo a condizioni vantaggiose, farà l’investimento. Logico, quindi, che molto in questa storia sarà deciso dalla Roma. Intanto, a Milano è arrivata una piccola buona notizia: Bakayoko, ai margini della rosa di Pioli, è pronto a trasferirsi all’Adana Demispor, la squadra turca allenata da Montella. Il Milan risparmierà gli ultimi 5 mesi del suo (ricco) ingaggio.
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