rassegna stampa

Micky, Pedro & c. Fonseca sorride con gli over trenta

LaPresse

Il tecnico: "Felice per Edin, tutto ok con la società". E lo spagnolo punta lo scudetto

Redazione

Trentasette anni Mirante, trentaquattro Dzeko, trentatré Pedro, trentuno Mkhitaryan, costati in tutto 28 milioni: se c’è un gruppo di giocatori a cui Fonseca non rinuncerebbe mai è questo, scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport.

A loro va aggiunto Smalling - 31 anni anche lui -, che con il portiere e i tre attaccanti rappresenta la spina dorsale di una squadra che fatica ancora tanto, troppo, a trovare se stessa, ma ha un gruppo di over 30 che per l’allenatore sono imprescindibili.

Ieri Dzeko ha segnato due gol (il numero 107 e il numero 108 della sua storia romanista, quarto marcatore all time in solitaria a meno 3 centri dal podio), Mkhitaryan ha regalato due assist al bosniaco e ha, a sua volta, trovato il gol, però annullato, Pedro ha segnato e ha procurato il rigore poi trasformato da Veretout. Mirante, infine, è stato ancora una volta preziosissimo: con un lancio millimetrico ha innescato l’azione del primo gol di Dzeko e aveva anche parato il rigore di Lapadula, più rapido poi dei difensori romanisti a ribattere in rete: "Ho visto Micky libero e l’ho cercato, poi sono stati bravi gli attaccanti a concretizzare l’azione".

Ha comandato bene la difesa che ballava parecchio, non ha avuto paura di uscire al limite dell’area quando Mancini e (soprattutto) Ibanez temporeggiavano e ha incitato i compagni nel momento peggiore: insomma, un leader davvero a 360 gradi. In teoria, in coppa, potrebbe giocare Pau Lopez, ma in questo momento per Fonseca non sarà facile rinunciare all’ex Bologna. Così come non sarà facile rinunciare a Pedro (due reti di fila), Micky o Dzeko,

Soddisfatto anche Fonseca: "Siamo fiduciosi, anche se ovviamente la stagione è lunga. Loro non hanno creato molto, abbiamo preso un gol per sfortuna e uno con un errore di Veretout, ma ricordiamoci sempre che il calcio italiano è molto offensivo e in questa partita si è visto. In ogni caso io devo essere equilibrato: quando vinciamo non siamo i più forti e quando perdiamo non siamo i peggiori. Non c’è nessun problema con la società - aggiunge Fonseca - e sono felice che Dzeko abbia segnato. Ma lui è sempre stato bene e con motivazione".