«Ok Kevin, bentornato, tutto bello. Ma adesso sbrigati: quando torni a farci vincere una partita?». E giù sorrisi, per una delle mille battute negli spogliatoi giallorossi, dopo Roma-Torino. Pareva una festa di compleanno: c’era anche il presidente Pallotta (ieri partito per gli States, tornerà per Roma-City), che ha voluto abbracciare di persona Strootman, l’olandese che ha conquistato Roma, tornato dopo 8 mesi in campo. Minuti buoni per una scarica di adrenalina, per l’emozione e la voglia di sentirsi dentro il gruppo: Garcia ha pensato a questo, quando al 39’ del secondo tempo ha fatto entrare il centrocampista. L’ha fatto perché voleva regalare a Strootman l’abbraccio della gente e dei suoi compagni. Il regalo è arrivato, per un giocatore che nello spogliatoio pesa molto più di quanto non faccia già vedere in campo.
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Ora un mese il vero Strootman. Poi altro modulo?
Con l'olandese titolare è facile immaginare che Garcia, in determinate partite, possa scegliere per un rombo a centrocampo, con Pjanic trequartista dietro due punte.
SI CAMBIA?Per vedere il vecchio Strootman, dicono a Trigoria, ci vorrà ancora un mese circa. Più o meno quello che disse Garcia tempo fa: «Lo voglio per Roma-Manchester City», non a caso il 10 dicembre. Ma nei fatti l’olandese è già tornato, fosse anche solo per una porzione di partita a Bergamo tra due settimane o nel bivio di Champions a Mosca col Cska. In fondo, solo giocando Strootman può crescere fisicamente — contro il Torino è andato in difficoltà, come lui stesso ha rivelato dopo il match — e mentalmente, provando a dimenticare nei fatti il crac al ginocchio: al momento non è ancora così. Ma per Garcia è già abbastanza, almeno per pensare alla Roma che verrà, magari differente da quella che è stata. Perché il centrocampo adesso diventa più ricco: Keita, De Rossi, Nainggolan, Pjanic e l’olandese. Cinque titolari: ecco perché è facile immaginare che Garcia, in determinate partite, possa scegliere per un rombo a centrocampo, con Pjanic trequartista dietro due punte. In fondo è già successo, lo scorso anno, in un momento determinante: Coppa Italia contro la Juve, a partita in corso dentro Pjanic al posto di Florenzi e scacco matto ai bianconeri. Succederà ancora, il reparto ha un potenziale elevato e non avrà bisogno di ritocchi sul mercato. Quelli ci saranno altrove: vicino infatti l’acquisto del giovane difensore senegalese del Brescia, Racine Coly.
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