rassegna stampa

Mauri e Brocchi sereni ma Gervasoni conferma

(La Gazzetta dello Sport – V.Piccioni) – A sentire i loro avvocati, ma anche a guardare le loro facce dopo gli interrogatori-maratona,

Redazione

(La Gazzetta dello Sport - V.Piccioni) - A sentire i loro avvocati, ma anche a guardare le loro facce dopo gli interrogatori-maratona,

Stefano Mauri e Cristian Brocchi dovrebbero essersi difesi in modo convincente davanti agli inquirenti sportivi. Insomma, quel «sono sereno», pronunciato da Mauri e replicato ben cinque ore dopo dal suo compagno, sembrava sincero. Naturalmente tenendo a mente che l'interrogatorio «sportivo» è molto, ma molto più soft rispetto a quello penale. E senza dimenticare che mentre Mauri e Brocchi dicevano «non c'entriamo nulla», al piano di sopra il grande accusatore Carlo Gervasoni ha confermato ogni virgola tagliando il traguardo delle dieci ore di deposizione. Una giornata infinita con il palazzo di via Po sotto l'assedio di microfoni e telecamere fra lo stupore degli altri condomini: «Ma che sta accadendo?».

La foto Mauri è arrivato un minuto prima di Gervasoni al portone degli uffici della Procura della Figc. Facendo uno più uno si è arrivati a pensare a un confronto all'americana, ripetutamente smentito. Ma fra i due pool di procuratori c'è stato un continuo scambio di informazioni, cosa che fa pensare a interrogatori «comunicanti». Mauri doveva spiegare due partite sotto inchiesta, Lazio-Genoa e Lecce-Lazio, con lo stesso risultato: 4-2. E una foto, citata da Gervasoni nell'interrogatorio a Cremona: «Ricordo che nei giorni successivi (a Lazio-Genoa) Ilievski mi mostrò una foto sul proprio cellulare che lo ritraeva abbracciato insieme a Mauri». [...]

Il «giro» Per Brocchi il discorso è diverso. Il suo avvocato, Dania Manti, spiega la durata chilometrica dell'interrogatorio con «la rottura di una stampante». Sarebbe stato lo stesso Brocchi a insistere per capire la provenienza delle accuse. La sua posizione emergerebbe in modo indiretto, come frequentatore di un «giro» di giocatori e personaggi sotto indagine. «Brocchi è un ragazzo che ama il calcio, un'icona, una figura specchiata», ha spiegato ancora il suo avvocato. E lui: «Non voglio che si dubiti di me».[...]