Se il calcio ha che fare con l’amore, allora è facile capire come anche la fedeltà possa essere un valore prezioso. In questo senso José Mourinho è allenatore che cerca l’empatia, il feeling a pelle, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.
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Matic: “Voglio diventare il più mourinhano, La Roma è Special lotterò per lei”
Per questo da mesi pensava di portare alla sua corte un antico pretoriano, Nemanja Matic, che ha avuto con sé prima al Chelsea e poi al Manchester United. Uno di cui è arrivato a dire: "Rappresenta tutto quello che vogliamo in un giocatore: lealtà, consistenza, ambizione, spirito di squadra". E allora non sorprende che il serbo, fra tutti i centrocampisti che lo Special One ha avuto, come presenze assolute ne abbia fatte ben 159, secondo solo a un totem come Lampard, a quota 215. .
"Sono contento di ritrovare Mourinho ed è uno dei motivi per cui sono qui – dice chiaro, pregustando già il ritiro che parte oggi a Trigoria -. Soltanto Lampard ha giocato più partite con Mourinho, cercherò di battere questo record. Sono felice di far parte di questo grande club e di far parte di questa grande squadra, che ha giocatori di qualità e giovani importanti per il presente e per il futuro. Non vedo l’ora di iniziare ad allenarmi".
Si percepisce come l’allenatore portoghese sia un catalizzatore. "Io e Mourinho abbiamo un buon rapporto e abbiamo sempre mantenuto i contatti. Quando ci siamo sentiti qualche mese fa, abbiamo iniziato a parlare concretamente di questa possibilità, mi ha detto che mi voleva qui ed è evidente che sia stato un fattore importante nella mia scelta. Ma l’incastro perfetto è stato con la Roma. Le ambizioni coincidono e a maggio faremo un bilancio del lavoro fatto insieme. Lotterò per questa squadra".
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