Alle soglie dei 35 anni, Nemanja Matic ha avuto tanti soprannomi. Li racconta tutti, anche se ne vorrebbe uno nuovo, forse il più impegnativo, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. "Mi piace essere soprannominato “Il Professore” – dice a StarCasinòSport –. In Inghilterra, invece, mi chiamavano “Il Lupo”, me l’hanno dato al Manchester United. Rashford e gli altri giovani mi hanno chiamato così, forse perché in allenamento trovavo sempre il modo per vincere". Tutti però lo hanno conosciuto come un fedelissimo di Mou. "Penso sia una positivo. Tutti lo conoscono come allenatore e spero che un giorno che le persone diranno che ero il José Mourinho dei giocatori. Abbiamo lavorato in tre occasioni insieme, ne vado fiero. A volte gli altri ridono e mi prendono in giro, ma è bello sapere che questo genere di allenatori ti rispetta". Sui tifosi è netto: "Penso che quelli della Roma siano i migliori. E non lo dico perché gioco qui, ma perché ho visto che le altre squadre per avere lo stadio pieno devono giocare bene per più partite. Qui invece la gioia dei tifosi è fantastica".
La Gazzetta dello Sport
Matic sceglie l’etichetta per il futuro: “Voglio essere il Mou dei calciatori”
Il centrocampista è stato sempre conosciuto come un fedelissimo dello Special One
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