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La Gazzetta dello Sport

Matic salva la Roma

Matic salva la Roma - immagine 1
Partita in salita senza Dybala: il successo manca da 6 gare. Apre Candreva poi Elsha e Dia. José trova il pari facendo entrare i titolari
Redazione

Come nel film Face-off, la Roma ha una faccia in Europa, poi arriva il campionato e ne presenta un’altra, scrive Fabio Bianchi su La Gazzetta dello Sport. Meno bella, meno determinata, più svogliata. Nel caso, poi ci si mette anche l’ansia dell’attesa e la preparazione per la finale di Europa League. Con la testa già a Budapest, Mourinho schiera una Roma2 che però ha bisogno della Roma1 per aggiustare la partita ma non risolverla. Così allunga a oltre un mese l’assenza di vittorie in campionato. Quattro pareggi in sei partite sono un bottino misero, ma d’altronde Mou aveva già detto a suo tempo di non credere più alla risalita per la Champions. Il fatto è che, senza la penalizzazione della Juve, che comunque ora ha gli stessi punti, sarebbe anche fuori dalla zona Europa League. Adesso è dentro, perché è in vantaggio negli scontri diretti coi bianconeri. Lo Special One dopo aver incassato la delusione per il solito stop di Dybala, nemmeno convocato (si allontana di molto la speranza di vederlo pronto per la finale), ha fatto turn over massiccio. Squadra infarcita di giovani e seconde linee, con il povero Bove messo nel terzetto di difesa. Una squadra soprattutto debole in mezzo, con Tahirovic e Camara. La Salernitana chiude il primo tempo in vantaggio con il gol di Candreva:.

a inizio ripresa Mourinho ha dovuto fare un’altra rivoluzione tattica, ma soprattutto di uomini. Dentro la cavalleria: Llorente, Matic e Pellegrini per Ibanez, il fantasma Solbakken e Tahirovic. La musica è cambiata subito con il gol lampo di El Shaarawy sugli sviluppi di una punizione di Pellegrini. La Salernitana però è rimasta dentro la partita, controbatteva con regolarità e tornava in vantaggio grazie a un bel lancio di Candreva per Piatek: stop e invito per Dia che di tacco bucava ancora Rui Patricio. Ma adesso c’era un’altra Roma in campo, guidata con maestria da Matic e più pericolosa con gli inserimenti di Pellegrini e uno Zalewski che magari perdeva tanti palloni ma arrivava facile al tiro (mai preciso però). Poi dentro anche  Abraham e Cristante. Ecco che arriva il 2-2 con Matic sugli sviluppi di un’altra palla inattiva, la specialità della casa, e poi hanno sfiorato un paio di volte la vittoria. Ma sarebbe stato un castigo ingiusto per la Salernitana.