Massimo Ghini, come tanti altri romanisti, è provato. Si definisce, nell’ordine: "Stanco, sfiduciato e un po’ incaz... Perché la situazione della Roma non è normale. Questa è una passione che sta diventando una croce. Se persino mio figlio Leonardo mi dice che non ce la fa più, io davvero mi arrendo. Qua sta diventando una tragedia sportiva. E che vi devo dire? Parliamo de ‘sta tragedia" dice a La Gazzetta dello Sport.
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Massimo Ghini sfiduciato: “I nostri non corrono”
"La Lazio è forte: e mi rode tanto. Questi fantasmi, ecco il titolo. È una tragedia sportiva"
Il presidente Pallotta ha detto che i giocatori devono tirare fuori gli attributi.
«No, correzione: non ha detto, ha scritto. Per carità, ormai il mondo va così. Se persino i nostri politici, o il presidente degli Stati Uniti, affidano la loro comunicazione ad un tweet figuriamoci se non può farlo Pallotta. Ma i presidenti veri, reali, sono altro. Il calcio è altro. Una volta sa di cosa parlavo io?.
Prego.
Di dribbling, di giocate, di schemi. Oggi parliamo di plusvalenza. Scommettiamo che mi chiederete se la Roma vale i soldi spesi?.
Li vale secondo lei?
No. La squadra non è fortissima, ma non così scarsa da settimo posto. Se penso a tutti i soldi spesi... Io non ho parole.
Se pensa alla Lazio?
I nostri non corrono, non raddoppiano... Le marcature boh, beato chi le ha viste. Gli diamo il cuore, i soldi, e loro niente. La Lazio col loro presidente che è un po’ particolare... (ride, ndr) gioca e gioca pure bene. Mi rode da morire, ma meritano.
Non vede luce per la Roma?
La fede c’è sempre, ma mi sembra incredibile, come se stessimo assistendo a una commedia di Eduardo De Filippo. Vi dico solo il titolo: “Questi fantasmi”.
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