Se in campo dimostrerà la stessa bravura e personalità messa in mostra nella sala stampa di Trigoria allora potrebbe davvero avere ragione il Ceo Italo Zanzi quando dice: «La vicenda Benatia per noi è diventata un’opportunità». Kostas Manolas ha parlato per la prima volta da romanista ieri pomeriggio, seguito in tutto e per tutto dal suo amico Torosidis, seduto tra i giornalisti e pronto a riprendere, momento per momento, le parole ufficiali del compagno sia di club che di nazionale (ieri è arrivata la convocazione di Ranieri per entrambi): «Ho parlato con lui e con Dellas — racconta Manolas — e mi detto cose bellissime sul club e la città. Già avevo deciso di accettare l’offerta della Roma, dopo le loro parole mi sono convinto ancora di più».
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Manolas, sincerità e faccia tosta «Roma, missione scudetto»
Il difensore greco aveva così tanta voglia di indossare la maglia giallorossa che ha detto no alla Juventus:
JUVE BATTUTAAveva così tanta voglia di indossare la maglia giallorossa, per la cronaca la numero 44 («volevo il 4 o il 24 che erano occupati, allora ho scelto questa»), che ha detto no alla Juventus: «C’era stata una trattativa, anche con l’Olympiacos, ma io volevo solo la Roma. E non perché qui ho la garanzia del posto fisso: io sono pronto, ma se sarò titolare lo deciderà soltanto Garcia». Il transfer non è ancora arrivato, ma la Roma confida di poterlo schierare già sabato sera contro la Fiorentina. Nel caso, nessuna paura: «Assolutamente — è la sua conferma —. Non sono pronto al 100%, sono pronto al 120%». Di se stesso Manolas dice: «Sono veloce, potente fisicamente per qualsiasi tipo di contrasto, sono bravo a leggere la difesa e l’attacco avversario. Fisicamente sto bene, ho fatto tutta la preparazione e non ho giocato le ultime amichevoli solo perché mi stavo preparando al trasferimento. I miei idoli? Karagounis, Dellas e Torosidis per il loro carattere, Thiago Silva nel mio ruolo». L’eredità che raccoglie è di quelle che potrebbero far tremare: Mehdi Benatia, nonostante il burrascoso addio, è stato uno dei protagonisti della scorsa stagione, Manolas lo sa ma non sembra preoccuparsene. «Vedevo tutte le partite della Roma, so quanto abbia fatto bene. Ma lui è il passato, io il presente. E sono qui per vincere lo scudetto, lo dico subito, e fare molto bene in Champions».
IL FUTURO Se il presente è certo, il futuro è tutto da scrivere. A dispetto dei 23 anni, Manolas, quinto giocatore greco della storia del club, non si nasconde dietro dichiarazioni di facciata e ammette: «La Roma è un club di livello internazionale, sono già a un punto della mia carriera. Se dopo qualche stagione in cui avrò dimostrato di essere all’altezza arrivasse un’offerta e la società fosse d’accordo andrei avanti con la mia carriera». Chiaro, onesto e diretto: quasi una rarità.
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