Era la sua prima volta da capitano dal via e molto probabilmente se la ricorderà per sempre. Non fosse altro perché a fine partita è andato sotto lo spicchio dei tifosi giallorossi quasi a scusarsi ed è stato respinto, lui e la squadra, con parole anche poco gentili. Kostas Manolas - scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport" - ha capito, ha alzato le braccia, quasi a chiedere scusa ed è tornato indietro, dirigendosi verso lo spogliatoio. E alla fine ha provato a darsi delle spiegazioni sull’ennesimo passo falso della Roma: "Non c’entra niente il fatto che per noi questa partita non fosse importante, noi dobbiamo entrare in campo sempre per vincere ed invece abbiamo perso contro un avversario che ci è inferiore. Quelli sono gol che prendono le squadre piccole. Se vogliamo andare avanti in Champions non è possibile subire delle reti del genere. Ora dobbiamo trovare il coraggio per ripartire, ma così è dura".
rassegna stampa
Manolas senza scuse: “Serve più coraggio”
Il greco ieri capitano: "Presi due gol da piccola squadra". Florenzi: "Tutto storto. Il Genoa? Vale la finale di Champions"
E pazienza se domenica Manolas rientrerà in campo senza fascia, quella tornerà sul braccio di Alessandro Florenzi: "Ci gira tutto storto, questo è l’ennesimo risultato non all’altezza della Roma – dice il vicecapitano giallorosso –. Anche se stavolta non ci serviva la vittoria o il pareggio per la classifica, avremmo dovuto vincere per noi, per riprenderci da alcuni risultati finora non positivi. E invece non ci siamo riusciti. Difendo tutti i miei compagni, metto la mano sul fuoco che tutti stiamo dando il cento per cento. Adesso serve gente tosta, con personalità, che ha coraggio di giocare il pallone e che ha in testa di fare meglio di quanto fatto anche a Plzen. Adesso ci vuole la personalità che serve per giocare in una squadra come la Roma". E il Genoa? "È una sfida importantissima. E la dovremo affrontare come se fosse la finale di Champions League".
© RIPRODUZIONE RISERVATA