Kostas Manolas sembrava l’indiziato numero uno alla cessione e invece non solo è rimasto a Trigoria, ma è anche il centrale su cui si basa la difesa di Di Francesco. A patto, ovviamente, che il greco torni ad essere quel giocatore che spesso, ma non sempre, si è ammirato a Roma, soprattutto dopo la prova opaca di Bergamo.
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Manolas fa il jolly per DiFra: c’è la svolta a destra
Anche Nura k.o. E contro l’Inter il tecnico, schierandolo in fascia, potrebbe dare continuità alla Roma vista nel finale di Bergamo
Di Francesco sta pensando di dare continuità alla scelta del finale contro l’Atalanta e quindi schierarlo terzino destro. Il tecnico lo ha provato martedì e lo ha riprovato ieri. D’altronde, Manolas giocherebbe sul suo piede preferito, il destro, e avrebbe, anzi ha, il passo e il fisico per reggere uno come Perisic. I dubbi riguardano la fase offensiva che, sulla fascia destra con Defrel perderebbe d'imprevedibilità. La catena di sinistra, con Kolarov e uno tra Perotti ed El Shaarawy, darà invece più opzioni offensive.
Dopo tre mesi, lui come la squadra tornerà all’Olimpico dopo le lacrime del 28 maggio. Tra i calciatori, Kostas era uno di quelli più colpiti, forte di un legame con Totti nato in sordina e cresciuto nel corso degli anni. Manolas è legatissimo a Francesco e in questi giorni è uno di quelli che gli sta più vicino. E chissà che non sia proprio Totti, scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport, una delle chiavi per sciogliere il nodo contratto. Le trattative per il rinnovo si sono fermate, se ne riparlerà dopo l’estate.
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