rassegna stampa

Manolas «bussa» ma la Roma non apre

Rinnovi: il greco spinge per un adeguamento, come Nainggolan. Pure De Rossi e Strootman devono prolungare

Redazione

E' tempo di rinnovi in casa Roma, con alcune situazioni che ballano da tempo ma sulle quali la società ha già fatto sapere di non avere fretta. Né di voler accelerare, come sottolinea Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport.

Cominciano, però, ad andare un po’ troppo per le lunghe le attese e le promesse di inizio stagione fatte a Manolas e Nainggolan, che avevano avuto rassicurazioni di un nuovo accordo già in estate, a Pinzolo. Così come quelli di Strootman, De Rossi e Spalletti. In tutto 5 situazioni su cui la Roma dovrà tornare a lavorare presto, tra la fine di questo anno e l’inizio del prossimo.

La situazione più calda è quella di Manolas, che guadagna meno di quanto meriti (1,8 compresi bonus, tanto per intenderci Juan Jesus sta a 2,2) e che in estate era stato avvicinato da Chelsea, City e United. L’entourage del giocatore è in attesa di un segnale della Roma che invece non arriva e dalla Grecia, in tal senso, ieri sono arrivati segnali di insofferenza. Manolas vuole partire da una base di 3 milioni, la Roma intende fermarsi a 2,5-2,6 compresi bonus.

Nainggolan il rinnovo lo ha firmato poco tempo fa fino al 2020. Il Ninja ha rifiutato il Chelsea per restare alla Roma, ora si aspetta un aumento e vuole che il passo avanti del club sia consistente (4 milioni più bonus facili, per arrivare in tutto a 5).

C'è anche Spalletti in attesa («La penna del mio rinnovo ce l’hanno i giocatori: se fanno bene non ci saranno problemi, dobbiamo vincere. Altrimenti vorrà dire che li avrò allenati male...»), mentre per Strootman non dovrebbero esserci complicazioni.

Infine De Rossi: le attuali prestazioni del mediano «chiamano» il rinnovo. Daniele sta bene, vuole restare (posticipando di un paio di anni l’esperienza all’estero). E la Roma ci sta pensando su. Se ne parlerà a gennaio. La fumata bianca, però, sale di quota.