Il derby l’ha vissuto prima da sognatore e poi da "rifiutato", dove però con la legge del campo ha cambiato il sentimento della gente. Ora Lionello Manfredonia - riporta "La Gazzetta dello Sport" - dopo aver lasciato la direzione del vivaio del Brescia, si occupa proprio di ragazzi e sta lanciando un corso di perfezionamento della tecnica individuale. Oggi pomeriggio, però, penserà alla stracittadina.
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Manfredonia: “Più grinta Pastore, devi crescere in campo. Milinkovic da top club”
Il doppio ex: "Lazio più squadra, giallorossi con maggiori individualità. La Roma paga le cessioni, ma Di Francesco è bravo"
Manfredonia, questo è stato anche il suo derby. Ricordi?
Alla Lazio sbarcai a 18 anni dal Don Orione, fu la squadra che mi permise di esordire in A e in Nazionale. Alla Roma, invece, arrivai a fine carriera, dopo la Juve, in un ambiente di contestazione nei miei confronti. Ma gente come Pruzzo, Conti e Nela mi accolse in modo eccezionale. E giocai ad alti livelli.
E oggi cosa succederà?
La Lazio ha avuto un ottimo avvio ed arriva più rilassata rispetto alla Roma, che invece è partita maluccio. Sulla sponda giallorossa c’è di certo più preoccupazione. Diciamo che in questo momento i valori tra le due squadre si equivalgono.
Pastore trequartista è la soluzione giusta?
L’argentino ha tantissima classe, la sua qualità non si discute. Ma in Italia si gioca più veloce che in Francia, deve ritrovare ritmo e aggiungere quantità. Se crescerà anche come temperamento può essere decisivo. Anche se secondo me la Roma paga le tre cessioni.
Si riferisce ad Alisson, Nainggolan e Strootman?
Esatto, quei tre lì spostavano tantissimo, sono dei campioni. Al loro posto sono arrivati ottimi giocatori, ma che devono ancora inserirsi e che non valgono chi c’era prima. Ma non è una critica a Monchi, chiaramente il d.s. deve capire il mercato italiano. Lasciamolo lavorare senza criticarlo troppo.
La Lazio invece Milinkovic alla fine l’ha tenuto...
E ha fatto bene, vedrete che partirà la prossima estate, con l’offerta giusta. Il serbo è stato un grande colpo di Tare, vale già adesso un top club.
Con Luis Alberto e Immobile è lui l’anima biancoceleste.
Sono d’accordo in parte, nel senso che la Lazio mi sembra più squadra, più collettivo. La Roma invece ha maggiori individualità per risolvere la partita. Di Francesco comunque è uno dei migliori allenatori dell’ultima generazione, è sbagliato prendersela con lui. Il suo è un calcio propositivo, coinvolgente. Anche se oggi peserà molto la condizione fisica delle due squadre.
Chi la deciderà allora tra Dzeko e Immobile?
Difficile dirlo, anche se di solito i derby li decidono altri giocatori, non i bomber. Ma saranno sicuramente protagonisti tutti e due. Anche per il titolo finale di capocannoniere.
(A. Pugliese)
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