rassegna stampa

Mancini: “Zaniolo un crack, ma serve la testa sulle spalle. De Rossi? C’è tempo per lavorare insieme”

Il commissario tecnico della Nazionale: "Credo in Gianluca Mancini, ma gli serve tempo. Fonseca ha un gioco brillante. Ora aspetto un altro Totti"

Redazione

Il c.t. della Nazionale Roberto Mancini ha rilasciato una lunga intervista a "La Gazzetta dello Sport". Tra i temi il rendimento di Zaniolo, la nuova Roma di Fonseca e il futuro di De Rossi. Ecco uno stralcio delle sue parole.

All’Europeo Under 21 lui e Zaniolo non hanno fatto granché bene: in campo e soprattutto fuori dal campo...

Quando si è giovani si sbaglia, ma non devono dimenticare la grande fortuna che hanno. Kean di essere cresciuto in un club come la Juve, dove devi anche avere comportamenti giusti. Zaniolo di essere diventato quasi all’improvviso un teorico crack, forse il giocatore italiano più promettente. Però, proprio perché fortunati, devono capire che sbagliare si può, ma avere la testa sulle spalle si deve.

È il discorso che gli farà a Coverciano?

È un discorso che non vale solo per loro, ma per tutti i giovani che hanno la ricchezza di un grande futuro davanti.

Vede all’orizzonte un altro Zaniolo, che convocò in Nazionale prima del debutto in A?

Pinamonti è cresciuto tanto e giocando in A migliorerà ancora. Esposito ha grandi mezzi tecnici, un esterno come Sottil è difficile da trovare, pensando a quanto è giovane. In Italia, se aspetti un attimo, i giocatori vengono fuori. Per assaggiare la Nazionale c’è tempo, ma più in generale fino a maggio la porta sarà aperta per tutti. Intanto, visto che il nostro campionato a differenza degli altri deve ancora iniziare, per le gare di settembre dovrò verificare anzitutto le condizioni fisiche di tutti.

E per Mancini farà la differenza avere un ruolo importante nella Roma?

Io l’ho già fatto giocare: difensore molto fisico, uno in cui credo. Ma gli servirà un po’ di tempo: lo stesso che, a suo tempo, servì a Chiellini e Bonucci. E spero che presto torni a stare bene anche Caldara.

La casella del laterale destro la preoccupa un po’?

No: abbiamo Florenzi, Piccini, spero che Conti possa tornare quello dell’Atalanta e Di Lorenzo può essere una bella sorpresa: l’anno scorso ha giocato un gran campionato.

Le manca non poter giocare con un trequartista?

Non mi manca, ma mi darebbe una possibilità in più per variare gioco qualche volta. Nel frattempo quel ruolo lo va a fare Verratti, che si è messo pure a segnare qualche gol, oppure a volte Sensi, Barella, lo stesso Pellegrini. Non mi lamento, ma spero sempre che esca un altro Totti o un altro Del Piero: i giocatori che ti danno fantasia sono sempre indispensabili.

La incuriosisce la Roma di Fonseca?

È un bravo allenatore: filosofia calcistica portoghese, ha un concetto di gioco brillante. È vero che in Ucraina vince quasi sempre lo Shakhtar, ma la sua squadra ha sempre fatto un buon calcio.

De Rossi ha scelto il Boca Juniors: era presto per entrare nel suo staff tecnico?

Daniele aveva ancora voglia di giocare e la chance Boca, squadra con una storia incredibile, per lui può essere una grande esperienza. Lui è giovane, io anche: c’è tempo per lavorare insieme.