Stasera quasi a mezzanotte, un anno fa. Roberto Mancini e Gianluca Vialli si scambiano lacrime bagnando visi e giacche, trent’anni di amicizia e di attesa, cinquanta giorni di alchimia perfetta. Un abbraccio lunghissimo, una foto per sempre: l’Italia campione d’Europa, l’impossibile che diventa verità.
La Gazzetta dello Sport
Mancini: “Zaniolo non può perdere ancora tempo e occasioni”
Un anno dopo: tiriamo fuori un’altra foto da quell’album?
"Il momento in cui si fa male Spinazzola: una cosa troppo ingiusta per non prevedere un altro tipo di giustizia. E nello spogliatoio la corsa di tutti a farsi un selfie con la coppa: nessuna fretta, c’era tempo più tardi, ma era come se potesse scappare via" dice Roberto Mancini intervistato da Andrea Elefante su La Gazzetta dello Sport.
Forse avevate già capito quello che oggi, anche per quanto successo dopo, è finalmente chiaro: era stato un mezzo miracolo. Meritato, ma miracolo.
"Un miracolo lo abbiamo fatto di sicuro, ma non solo in quell’Europeo: in tre anni e mezzo giocati alla grande. Capita che si vinca un grande torneo perché in quel mese va tutto bene: non è stato il nostro caso. Dietro c’era un percorso preciso: tante partite importanti, non solo sette". Il C.t. della Nazionale ha parlato anche della situazione del calcio italiano in generale ed è andato anche sui singoli azzurri.
Zaniolo può lasciare la Roma: una forzatura o sarebbe meglio per lui e per la Nazionale?
"Questo non lo so. So che deve capire la fortuna che l’ha accompagnato: in un lampo ha avuto Nazionale e Roma, non può perdere ancora tempo e occasioni. Disperdere le qualità che ha".
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