L’ Inno di Mameli è finito sui balconi, come il pallone di un bambino calciato male. Avrebbe dovuto finire allo stadio Olimpico di Roma il prossimo 12 giugno, per il debutto degli azzurri nell’Europeo 2020 e invece non ci arriverà. Saltato tutto, per colpa di un virus. Nessuna notte magica.
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Mancini: “Zaniolo è un giocatore dalle caratteristiche uniche”
Il Ct dell'Italia: "E' importante recuperare uno come Zaniolo"
Mancini, le piace l’Italia dei balconi? "Moltissimo. E’ l’Italia più autentica. Ci rappresenta. Siamo noi che diamo il meglio nelle difficoltà, quando ci stringiamo, ci aiutiamo e mettiamo in campo tutta la nostra umanità. Questa gente, dopo tanto dolore e tanta paura, avrebbe meritato la gioia di un Europeo per distrarsi e ripartire" risponde il Ct dell'Italia intervistato da Luigi Garlando su La Gazzetta dello Sport.
Avesse la possibilità di trasferirsi con i suoi cari in una zona più sicura, magari all’estero, lo farebbe? Tanti stanno volando via.
"Non ci penso neanche a lasciare l’Italia, perché io mi sento sicuro qui e ho piena fiducia nei nostri medici che stanno facendo un lavoro eroico. Voglio sentirmi vicino a chi è in difficoltà. E lo dico da semplice cittadino, non perché ho un ruolo istituzionale e rappresento l’Italia".
Come si tiene connessa la squadra da lontano? Con il telefono?
"Nelle settimane scorse ho chiamato qualche giocatore, specie quelli infortunati e in dubbio. Ho lavorato sulle amichevoli con Inghilterra e Germania e ho cominciato a impostare l’Europeo. E’ stato cancellato tutto. Confesso che la botta della delusione l’ho sentita. Mi sono fermato".
Dire che la Nazionale tra un anno potrebbe essere più forte e quindi ci guadagna suona sgradevole. Però…
"Ci abbiamo perso tutti, partiamo da questo. Poi è chiaro che il recupero di un giocatore dalle caratteristiche uniche come Zaniolo è importante e che i tanti giovani che abbiamo, tra un anno, saranno cresciuti in esperienza!".
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