Dopo la doppia vittoria contro Grecia e Bosnia che ha avvicinato la Nazionale azzurra ai prossimi Europei 2020, il commissario tecnico Roberto Mancini ha rilasciato una lunga intervista a "La Gazzetta dello Sport". Tra i temi anche l'addio di Totti e il rendimento di Zaniolo.
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Mancini: “Nella mia Nazionale ora prenderei Totti. Il calo di Zaniolo è normale”
Il commissario tecnico degli azzurri: "Nicolò da quando l'ho convocato per la prima volta è un altro giocatore. Ora ci servirebbe Francesco, completerebbe la nostra squadra"
Zaniolo, che gli è successo? Il talento è certo, ma da qualche mese…
È normale.
Non c’è stata una pressione eccessiva su di lui?
Lui sta conoscendo una pressione eccessiva, hanno persino iniziato a paragonarlo a Totti, che non c’entra proprio niente. Lui, anche per il ruolo, è totalmente diverso. Poi a lui è capitato tutto così all’improvviso… Non aveva mai giocato in serie B, tantomeno in Serie A. Il suo talento gli ha fatto fare il salto, all’improvviso. Perciò è stato normale che negli ultimi mesi avesse un calo, sia fisico che psicologico. Roma non è una città semplice dove giocare. Però lui ha qualità e in sei mesi è migliorato. Dalla prima volta che l’ho chiamato a Coverciano è un altro giocatore.
Se potesse prendere un giocatore dalla storia della Nazionale italiana e metterlo nella sua squadra, come si fa con la PlayStation, chi sceglierebbe?
Per quello che è la nostra squadra in questo momento? Totti.
Totti?
Sì prenderei Totti. Non sarebbe così semplice. C’è una lunga lista di giocatori incredibili.
Però come ruolo quello che le manca di più è Totti?
Sì, per come è la nostra squadra oggi, per la sua natura tattica e tecnica, prenderei Totti. La completerebbe.
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