Se i campioni del calcio sono gli dèi del nostro mondo bisognoso di eroi, non dobbiamo stupirci che – come tutte le divinità profane conosciute sui banchi di scuola – la fedeltà non sia al primo posto fra le loro virtù, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Da Zeus ad Afrodite, le scappatelle extraconiugali facevano parte del loro dna divino, così imperfetto che tutto sommato ce li rendeva più vicini. Perciò in fondo, nella vita di tutti, per un amore che muore ce n’è sempre uno che nasce. Nessuna sorpresa perciò che Romelu Lukaku – nuovo dio del popolo giallorosso – abbia l’amato l’Inter flirtando con la Juve , strizzando l’occhio al Milan e poi accasandosi alla Roma. "Non penso che giocherà in Italia in un’altra squadra di club", aveva detto il 21 agosto, con un pizzico di sana ingenuità,
La Gazzetta dello Sport
Lukaku, Roma è una vetrina. Vuole rinascere per trovare subito una squadra al top
Intendiamoci, i Friedkin hanno fatto un gran colpo, perché l’attaccante non si discute né dal punto di vista tecnico né caratteriale. Il promemoria, d’altra parte, lo ha consegnato due giorni a Bruxelles contro l’Estonia, quando una sua doppietta e un assist hanno spianato alla sua nazionale la strada per le qualificazioni europee. Una leadership così solida che ha consentito a Lukaku di indossare sia la fascia da capitano che la maglia numero dieci. Per giunta, il tutto in appena 60’, visto che la gestione concordata non prevedeva carichi esagerati. Morale: se lo scorcio di gara giocato col Milan aveva lasciato pensare che – pur senza lavorare in prima squadra – l’estate di Big Rom non fosse passata invano, la prova col Belgio ha convinto tutti.
Al netto dei petrodollari, Romelu piace a tanti club, ma non c’è dubbio che adesso giocare in una società come quella giallorossa – in grado di assicurargli un posto da titolare in qualsiasi momento – potrebbe essere una vetrina favolosa per Lukaku e nello stesso tempo un vantaggio anche per la Roma. In fondo anche l’amore giallorosso di Batistuta (sentimentalmente legato soprattutto alla Fiorentina) è durato solo due anni e mezzo, ma ha portato in dote uno scudetto e una Supercoppa. I tifosi, forse, firmerebbero per far sì che Big Rom faccia lo stesso. D’altronde, parlando proprio d’amore, solo due giorni fa Lukaku ha detto: "Non ho intenzione di sposarmi". A pensarci bene si era capito...
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