Proprio come Gabriel Omar Batistuta, anche se poi la gente giallorossa spera che il paragone regga solo dal punto di vista dei successi e dei gol, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport.. Ma il filo diretto che lega Lukaku all’argentino va oltre. Perché se è vero che il Re Leone fu uno degli artefici del terzo scudetto giallorosso, è anche vero che il suo acquisto mise in seria crisi i conti della Roma. Insomma, lo scudetto cancellò ogni pensiero, ma senza i dubbi se ne fosse valsa la pena sarebbero stati leciti. Ed allora viene da pensare lo stesso anche sull’operazione-Lukaku: sarà davvero un affare? È chiaro che molto, se non tutto, dipenderà poi dal campo e dai risultati che porterà in dote il gigante belga. Ma proviamo a capire anche quali possano essere le controindicazioni dell’operazione che sta facendo sognare Roma ad occhi aperti.
La Gazzetta dello Sport
Lukaku, operazione che peserà tra i 15 e i 20 milioni. E senza preparazione…
Se Roma e Chelsea troveranno davvero un accordo, l’operazione finirà con il pesare sulle casse giallorosse per una cifra che oscilla tra i 15 ed i 20 milioni di euro. Certo, nulla a che vedere con quella di Batistuta (che nel 2000 fu pagato 70 miliardi di vecchie lire, al cambio 36 milioni di euro e 53,5 tenendo conto della rivalutazione in questi 23 anni, a cui aggiungere lo stipendio da circa 15 miliardi lordi), ma comunque un bel macigno per i conti di una società che nell’ultimo bilancio ha segnato un rosso di 219,459 milioni di euro. In tal senso, bisogna poi sempre pensare che la Roma – come del resto tutte le altre società europee - entro il 2025 dovrà anche spendere massimo il 70% del proprio fatturato per le spese relative alla squadra (ingaggi e commissioni).
Poi c’è la questione fisica, perché chi negli ultimi giorni ha visto Lukaku allenarsi dal vivo racconta di un giocatore con almeno 4-5 chili in più. Insomma, ci vorrà il tempo e il modo di rimetterlo in forma nel modo più accurato possibile, anche perché Romelu storicamente quando non fa la preparazione pre-campionato ci mette sempre un po’ a carburare, rischiando poi anche molto a livello di infortuni. Anche nella scorsa stagione, all’Inter, l’inizio fu difficile, pure a causa di un paio di stop (prima una distrazione dei flessori della coscia destra, poi un risentimento alla cicatrice miotendinea del bicipite femorale sinistro), con Big Roma che è poi decollato negli ultimi due mesi, trascinando i nerazzurri in Champions.
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