Lukaku lancia il Belgio con doppietta e assist. Oggi torna a Roma

A pensarci bene, l’ovazione che ha accompagnato la sua uscita dal campo è parsa una sorta di marcia trionfale, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Se mai ne avesse avuto bisogno, Romelu Lukaku si è ripreso il Belgio, con diversi indizi che forniscono una prova schiacciante. Il successo consumato a Bruxelles per 5-0 ai danni dell’Estonia, infatti, certifica la qualificazione dei padroni di casa all’Europeo, al 1° posto nel girone insieme all’Austria. Ma la vetrina l’ha rubata appunto l’attaccante della Roma che, in appena 60’ d’impiego, accumula indizi che santificano il suo ruolo di leader della nazionale e, nello stesso tempo, regalano a Mourinho un attaccante sempre più in palla. Basti pensare che Lukaku – oltre all’essere stato confermato capitano e all’avere indossato il 10 – è stato autore di una doppietta e protagonista di un assist. Quanto basta per giudicarlo il vero spauracchio dei derelitti estoni, a cui aveva riservato due reti anche all’andata. D’altronde, con la maglia del Belgio i numeri di Big Rom sono da stella: 77 gol in 110 partite.

Lo show è iniziato nel primo tempo quando, dopo il vantaggio siglato da Vertonghen (4’), l’ex interista ha fatto sponda con Trossard, autore di un’azione bellissima conclusa col raddoppio (18’). La vetrina, però, Lukaku l’ha avuta nella ripresa, siglando la doppietta per giunta col suo piede “debole”, il destro. Al 12’ l’attaccante, servito da Theate, si è difeso dalla pressione del difensore e ha trafitto il portiere con un gran tiro, mentre al 14’, assistito da Mangala, ha piazzato la conclusione sul palo lontano. Per la cronaca, il 5° gol è stato ad opera di De Ketelaere sui titoli di coda (43’), prima che la Roma twittasse i complimenti al suo campione.

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