Dategli una DeLorean e Luis Fabiano tornerebbe indietro, giusto per vedere come sarebbe andata a finire: "Nel 2005 ero a un passo dalla Roma, ma scelsi il Siviglia". Il soprannome "O Fabuloso" a Siviglia ha fatto la storia: 107 reti in 229 gare, sei trofei e la numero 9 della Seleçao. 28 reti in 45 partite. È stato intervistato da "La Gazzetta dello Sport", ecco uno stralcio delle sue parole.
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Luis Fabiano e quella scelta del 2005: “Mi voleva la Roma, andai a Siviglia”
L'attaccante: "Sarebbe stato emozionante giocare con Totti, ma quella fu la decisione giusta"
Due di questi li ricordiamo bene.
Estate 2009, Italia-Brasile 0-3. Non è da tutti segnare una doppietta a Buffon, è il migliore. Vincemmo la Confederations Cup e in finale siglai altri 2 gol agli Stati Uniti, chiudendo da capocannoniere. Io, Robinho, Pato, Kakà. Che squadrone. Erano anni magici. Amavo vivere a Siviglia, i tifosi erano pazzi di me, giocavo con grandi compagni. Ricordo Maresca, un leader. Poi Kanouté e gli altri italiani arrivati negli anni: Cigarini, De Sanctis, Guarente.
E anche Fazio e Perotti.
Diego era rapido, veloce, mi ha fatto molti assist. Federico era già un leader, oggi lo chiamano il Comandante...
La gara di giovedì?
Il Siviglia può vincere l’Europa League. Jesus Navas è ancora l’arma in più, un figlio della città, ma la Roma è una buona squadra. Ho visto un paio di partite e Fonseca mi piace.
Nel 2005 stava per sbarcare nella Capitale.
Volevo giocare con Totti, sarebbe stato emozionante. Parlai con i dirigenti giallorossi, ma scelsi di andare in Liga. Fu la mia fortuna. Quell’anno vincemmo la Coppa Uefa e aprimmo un ciclo straordinario.
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