rassegna stampa

L’Olimpico si spacca: solo Strootman mette tutti d’accordo

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Fischi all’allenatore durante l’annuncio delle formazioni, ma pure a chi osanna il capitano: per l’olandese è ovazione

Redazione

La Roma che si discute ancor prima di amarla è pure la Roma che ufficializza la spaccature delle spaccature alle 20.37: all’annuncio delle formazioni, al nome di Luciano Spalletti si sentono tanti fischi, fanno meno rumore ma in verità ci sono pure gli applausi. E allora parte il coro di sempre:«Totti, Totti, Totti gol». E con lui pure qualche fischio, non molti in verità, a chi osanna il capitano. Roma s’è divisa. Roma s’è spaccata. Se ci fosse l’applausometro, la vittoria andrebbe al capitano.

Quando la frattura si consuma, Totti non ha ancora preso posto sui palchetti dell’Olimpico. Lo fa alle 20.44: giacca beige, capello strapettinato, viso che tradisce un minimo di emozione. E così, quando riparte il coro, lui si alza e ringrazia i tifosi.

Le telecamere cercano il capitano, lui resta impassibile. Tempo pochi secondi e l’incredulità nei confronti del gol sbagliato da Dzeko si trasforma in nuovi cori per il numero 10. Per fortuna che c’è...Struna. Ci pensa il difensore del Palermo a chiudere il discorso: intervento bucato, Dzeko controlla, si riscatta e manda avanti la Roma. Psicodramma rinviato, la squadra di Spalletti dilaga, Salah tira fuori un gioiello. E l’Olimpico si scalda per il rientro in campo di Strootman. «Kevin, Kevin»: almeno qui, tutti d’accordo.