Non c’è romanista che non abbia il magone, non c’è romanista che oggi non si emozionerà almeno un po’. Non c’è stata Roma, da 25 anni, senza Francesco Totti. E allora quella che dovrebbe essere una festa sarà una serata dove i sorrisi saranno amari, le lacrime la faranno da padrone, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport".
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L’Olimpico in piedi per il capitano
Oggi è il Totti day: tifosi allo stadio con la sua maglia. A fine partita partirà la festa top secret organizzata dalla Roma
Per salutarlo, chi potrà andrà allo stadio con la sua maglia (previste almeno 30 mila), che sarà diversa da quella che la Roma indosserà: il marketing comanda, e allora tutti in campo con la divisa del prossimo anno, che dovrebbe avere anche qualcosa di speciale solo per ricordare questa partita. Condizionale d’obbligo, perché la festa organizzata dal club (Francesco ne farà un’altra, appena la tristezza lascerà il passo alla certezza di quello che sarà) è top secret. E in fondo è giusto così. La famiglia Totti ci sarà, i calciatori entreranno in campo con i bambini, prevista una coreografia in tutto lo stadio ma anche qualcosa di speciale da parte della curva Sud.
Al 90’, giro di campo per Francesco, poi un video con tutti i suoi gol, musiche speciali e un piatto che gli consegnerà il presidente Pallotta insieme agli altri dirigenti. Ilary, i genitori di Francesco, i figli, i nipoti, i cognati e i cugini gli saranno accanto, ma con discrezione, come sempre in questi anni. I romanisti potranno salutarlo con gli striscioni e visti i controlli accurati, anche per l’allerta terrorismo, la società ha deciso di aprire i cancelli alle 15.30.
Anche ieri a Trigoria c’erano centinaia di tifosi solo per lui, con uno striscione di oltre 130 metri. Francesco ha chiesto di poterli incontrare e prima si è dedicato agli ultras, che gli hanno regalato l’immagine di una vecchia coreografia e una pergamena con una lettera («questa è la nostra riconoscenza per quello che ci hai dato»), poi ha passato più di mezzora a firmare foto, maglie e sciarpe. Erano le 19, il sole iniziava a tramontare su Trigoria, ma non sulla sua storia d’amore con la Roma. E pazienza se oggi ci sarà l’ultimo atto: in molti si aspettano i fischi a Spalletti (che ha incontrato i sostenitori della pagina a lui dedicata #Spallettiemozioni, con tanto di striscione) o Pallotta, la speranza - di Francesco, prima di tutti - è che non ci siano. Ma che sia una serata soltanto d’amore.
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