Forzaroma.info
I migliori video scelti dal nostro canale

rassegna stampa

Lo zampino di Barnaba, da Friedkin al Lilla

Romano, classe 1973, si è laureato alla Luiss per poi trasferirsi, nel 1996, a Londra. Ha avuto un ruolo importante nella trattativa del passaggio della Roma da Pallotta al magnate texano

Redazione

Era finito nelle cronache sportive al tempo della trattativa per il passaggio della Roma da Pallotta a Friedkin. Ora il suo nome è rimbalzato al di là delle Alpi, per il cambio di proprietà del Lilla, primatista della Ligue 1. Gli affari di Alessandro Barnaba continuano a intrecciarsi con le vicende calcistiche, scrive Marco Iaria su La Gazzetta dello Sport.

Lavorando alla Jp Morgan, colosso dal fatturato di 115 miliardi di dollari, Barnaba è entrato in contatto con Friedkin, il magnate texano che nella sua scalata alla Roma si è avvalso del supporto finanziario della Jp Morgan. Attorno all’affare giallorosso si sono sovrapposte due linee di pensiero a proposito della figura di Barnaba: deus ex machina del passaggio di consegne tra Pallotta e Friedkin o semplice consulente? Il dubbio resta anche perché Barnaba, com'è costume della finanza, appare sfuggente e quasi inavvicinabile. Di certo c’è la sua passione per la Roma, di cui è tifoso accanito. Per diversi mesi il suo nome è stato tra i papabili per il nuovo cda della Roma, ma alla fine Friedkin ha compiuto altre scelte.

Nel frattempo, lo scorso giugno, Barnaba aveva già lasciato la Jp Morgan per mettersi in proprio. Il romano è diventato partner dell’olandese Maarten Petermann, pure lui uscito dalla banca d’affari, nel fondo Merlyn Advisors con sede a Londra, lanciato nel 2019 con l’obiettivo di 500 milioni di dollari di asset.