Qualcuno lo ha già chiamato "il professore", forse spingendosi anche un po’ troppo in là. Un po’ perché anche durante la quarantena ne ha approfittato per studiare e passare qualche esame universitario, un po’ perché in campo gli piace essere perfetto, ma soprattutto avere sempre la palla tra i piedi per essere l’ago della bilancia della squadra, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Se poi dovesse riuscirci anche nella Roma e anche a breve, lo vedremo eventualmente alla ripresa. Di certo c’è che la stima e la fiducia che Paulo Fonseca ripone in lui cresce di giorno in giorno. Ed era partita da una premessa: la Roma aveva deciso di comprare Villar già nel dicembre scorso, ma il progetto era di lasciarlo in prestito all’Elche (Segunda Division spagnola, la nostra Serie B) fino al termine di questa stagione. Poi, però, è stato proprio Fonseca a chiedere di accelerare e di poter portare Villar a Roma già da gennaio. Perché in lui ha trovato subito delle doti che ben si conciliano con la sua idea di calcio.
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Lo studente in cattedra, Villar vuole sedurre Roma
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Così Villar ha iniziato a studiare anche in campo, non solo fuori. Lì è iscritto al terzo anno dell’Ucam (l’università di Murcia), corso in Business Administration and Management. «Sto studiando economia aziendale, la quarantena mi ha aiutato a superare alcuni esami», ha detto un paio di giorni fa a Roma Tv. Per chiudere gli mancano un paio di anni, ma è chiaro che ora dovrà allungare un po’ i tempi. E allora pazienza, perché nel frattempo sta studiando anche in campo, con i tanti consigli che gli dà Fonseca per crescere.
A conti fatti, Diawara e Cristante potrebbero anche essere sacrificati in estate sull’altare delle plusvalenze ed allora la coppia di mediani davanti alla difesa per la prossima stagione potrebbe anche essere quella formata dallo stesso Villar e da Veretout.
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