rassegna stampa

Lo show di Zeman «Ventotto scudetti sono anche troppi»

(La Gazzetta dello Sport – A.Pugliese) – «Dite tutti che stiamo faticando tanto, ma per me queste sono sciocchezze, è come se stessimo facendo delle lunghe passeggiate nei boschi. E poi fossimo stati alla Valtur sarebbe stato...

Redazione

(La Gazzetta dello Sport - A.Pugliese) - «Dite tutti che stiamo faticando tanto, ma per me queste sono sciocchezze, è come se stessimo facendo delle lunghe passeggiate nei boschi. E poi fossimo stati alla Valtur sarebbe stato diverso, ma noi qui siamo per lavorare».

Chapeau. Oggi ci sarà la prima Roma di Zeman, quella che scenderà in campo contro i boscaioli del centravanti Klettenhammer e di capitan Oberschmied, ma il primo vero Zeman è già arrivato ieri. Schietto, sincero e diretto. Come sempre.

Alla pari La Roma parte per vincere. O almeno per provarci e competere con le grandi d'Italia. «L'obiettivo è questo, giocare con gli altri e fare risultato, che si tratti di Juve, Milan o Pescara — dice l'allenatore giallorosso —. Il campionato inizia con zero punti e zero gol fatti per tutti». Già, al via si parte alla pari, non esistono differenze. «Poi si compete partita su partita». Anche con la Juve, ovviamente, che è sempre nel mirino del tecnico boemo. «Gli scudetti dei bianconeri? Sono tanti quanti quelli assegnati. Poi se leggo qualche dichiarazione o qualche libro, credo che anche 28 siano troppi». Del resto, poco più di un mese fa ai bianconeri ne aveva dati «al massimo 22-23...».

La squadra E allora, per competere ai massimi livelli e provare a insidiare davvero Juve, Milan e Inter, Zeman ha bisogno di una squadra ancora più forte. Anche perché la Roma punta alla Champions e lì deve arrivare per far quadrare i conti. E a chi lo ha definito un parafulmine, un uomo capace di nascondere le «magagne» societarie e la mancanza di investimenti sul mercato, Zeman risponde così: «Non mi sento uno scudo spaziale, ma semplicemente un allenatore. Sono qui per migliorare la squadra e se ci saranno delle responsabilità, me le prenderò senza problemi». Per cominciare, alla Roma oggi servirebbe qualcosa in difesa, dove i giallorossi hanno un reparto intero (quasi) da ricostruire. «Il mercato è iniziato ora, c'è tempo. Per ora ho 8 difensori e mi bastano, poi vedremo cosa succederà».[...]

Totti e i top player E allora l'attesa è per i nuovi Castan, Bradley e Tachtsidis («Mi ha impressionato»), che quando sbarcheranno non si sa. Un'attesa timida, però, aspettando qualche colpo di mercato, magari i famosi top player per esaltare i tifosi. «Quest'anno si è inventato questo termine per i giocatori che costano tanto — ribatte Zeman —. Il problema non è il prezzo di un giocatore, ma quanto può dare. Il top player è quello che può fare la differenza in campo e non è detto che sia colui che costa 20 milioni più di qualcun altro». Discorso che non vale per Totti, lui per Zeman (e non solo) è un'altra cosa. «Totti è sempre Totti, magari fisicamente non sarà più quello di una volta, ma questo è normale. Dove lo utilizzerò? Dove può servire di più alla squadra».[...]