La speranza di Garcia, e della Roma tutta, è che allontanarsi da Trigoria possa servire a ricaricare le batterie in attesa del rush finale di stagione. Per questo, mai come stavolta, le convocazioni delle nazionali sono viste come una benedizione, considerando che saranno parecchi i romanisti in giro per il mondo. Pjanic raggiungerà la Bosnia per la partita di qualificazione all’Europeo contro Andorra del 28 marzo, mentre il 31 affronterà un’amichevole con l’Austria. Se la vedrà invece il 29 con il Portogallo Adem Ljajic, che dopo i problemi con Advocaat torna con la Serbia, chiamato dal nuovo c.t. Curcic. Rimanendo sempre in Europa, la Grecia attinge a piene mani a Trigoria e convoca Torosidis, Holebas e Manolas per la decisiva sfida di qualificazione all’Europeo contro l’Ungheria, che si giocherà sempre il 29. Un giorno prima, invece, scenderà in campo il Belgio di Nainggolan per le sfide contro Cipro (a Bruxelles) e Israele (31 a Gerusalemme).
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Ljajic ritorna in nazionale. Esodo greco
Molti i romanisti convocati nelle proprie nazionali: Ljajic in Serbia, Pjanic in Bosnia, Torosidis, Manolas e Holebas in Grecia, Nainggolan in Belgio
IN AFRICA - Non sono partite ufficiali, ma amichevoli, quelle che dovranno giocare Gervinho e Doumbia, che dopo la vittoria della Coppa d’Africa ritroveranno la Costa d’Avorio per i testi in programma contro Angola e Guinea Equatoriale, che si giocheranno il 26 e il 29 marzo. In attesa dei convocati del c.t. Conte, attesi stasera, da registrare la delusione di Yanga-Mbiwa, che non è stato chiamato dalla Francia per le amichevoli contro Brasile e Danimarca. Al suo posto Deschamps ha preferito chiamare il ventunenne Zouma, centrale del Chelsea.
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