«E adesso tutto sul campionato» è la parola d’ordine in casa Roma. Quasi un ritornello obbligato, perché la strada l’aveva indicata a fine partita la curva Sud, chiedendo a gran voce lo scudetto. «È stato un peccato uscire così, non siamo stati neppure fortunati», ha commentato Adem Ljajic, che richiamato in panchina non sapeva se disperarsi per l’errore sotto porta o piangere per un’eliminazione che pian piano andava materializzandosi. «Non ero arrabbiato per la sostituzione, ce l’avevo con me stesso perché poteva tirare meglio. Avessi segnato, chissà... Ma abbiamo giocato bene. Sapevamo di affrontare squadre fortissime in questo girone: le abbiamo fatte tutte bene, tranne quella in casa col Bayern». Quell’1-7 di cui ancora oggi si intravedono le ferite. «Ma ora dobbiamo rialzare subito la testa, è un obbligo. Perché se vogliamo tornare di nuovo a disputare la Champions, non abbiamo altra strada che far bene in campionato. Siamo tre punti dietro alla Juventus, ce la stiamo giocando e lo faremo fino alla fine, poi vedremo cosa succederà».
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Ljajic: «Che peccato quel gol mancato! Ora lo scudetto»
«E adesso tutto sul campionato» è la parola d’ordine in casa Roma. Quasi un ritornello obbligato, perché la strada l’aveva indicata a fine partita la curva Sud, chiedendo a gran voce lo scudetto.
Gervinho-NASRI Che poi è l’idea di tutti. A cominciare da Gervinho, che insieme a Florenzi ha sospinto i compagni di squadra sotto la curva Sud a fine partita, nonostante la cocente delusione. L’ivoriano è rimasto ancora una volta «deluso» da Nasri: ai tempi dell’Arsenal il francese lo convinse a scegliere Londra, ma poi lasciò i Gunners per il Manchester City. Ieri sera un altro grande dispiacere, con due perle che di fatto hanno sbattuto la Roma fuori dalla Champions. L’unica vittoria della Roma in questo girone resta firmata proprio da Gervinho, in apertura contro il Cska Mosca. Quella sera la squadra di Garcia pareva destinata a una strada chiamata qualificazione. E invece così non è stato.
GERVINHO-CITY «Dopo quella bellissima vittoria pensavo che saremmo riusciti a qualificarci — ha commentato l’ex attaccante dell’Arsenal —. Non ci siamo riusciti, nonostante una buona partita da parte nostra. Ci abbiamo provato in tutti i modi, ma onestamente ci è mancata anche un po’ di fortuna e un po’ di precisione sotto porta». E qualche parata di Hart ha fatto il resto. Per lui il Manchester City resta un maledetto tabù: neppure una vittoria in carriera, in cinque partite disputate due pareggi e tre sconfitte. Meno male che in campionato la trasferta a Manchester non è in programma.
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