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rassegna stampa

L’ira di Conte: “È un calendario folle, lo stiamo pagando. Altri riposano 5 giorni”

LaPresse

Il tecnico nerazzurro: "Forse non eravamo in Lega quando hanno stilato il calendario. Nel dubbio, lo schiaffo sempre a noi"

Redazione

L’illusione è durata tre giorni. E quarantacinque minuti della partita dell’Olimpico: quel gol di Spinazzola, contestabile e contestato, ha fatto scoppiare la “bolla scudetto”. Antonio Conte non riesce a portarsi a -3 dalla Juve, secondo lui anche per “sfavori” nello sviluppo di questo finale: "Sta passando inosservato il nostro calendario, che è folle e che sembra fatto per metterci in difficoltà, contro squadre che hanno sempre un giorno in più di riposo e noi in trasferta alle 21.45: vuol dire rientrare alle 4 e allenarsi poco il giorno dopo. Altri riposano cinque giorni. Gli orari gli sceglie la Lega? Si vede che noi non eravamo presenti. Quando qualcuno deve prendere uno schiaffo, lo prende sempre l’Inter". Non è l’unica recriminazione della serata, visto come è “scoppiata la bolla”: "Quella del gol dell’1-1 non è una situazione dubbia, il difensore non prende la palla ma il calcagno di Lautaro, ma non voglio attaccare gli arbitri che non lo meritano. Possono sbagliare anche loro".

Precisate le colpe esterne, Conte - riporta 'La Gazzetta dello Sport' - analizza anche i limiti della sua squadra, emersi quando incassato il pari l’Inter non trova nella ripresa la forza di riaccendersi: "Deve crescere l’abitudine a giocare partite per la testa della classifica, cosa che negli ultimi dieci anni si è un po’ persa. E la capacità di gestire la pressione non la inventi. Devi lavorare, devi migliorare la qualità dei giocatori, ma ai miei non posso dire niente. Siamo in Champions con quattro giornate di anticipo e 14 punti di vantaggio su squadre come Roma e Napoli che erano partite per gli stessi obiettivi. Se si parla di campionato sotto le righe per noi cosa si può dire delle altre?"