rassegna stampa

L’Inter richiama i sette giocatori fuori dall’Italia

Da Lukaku a Eriksen: il club si cautela e li aspetta a Milano la prossima settimana. Per loro nuova quarantena

Redazione

L’Inter si cautela. E si prepara a richiamare a Milano i giocatori che a inizio settimana hanno lasciato la città. È la via scelta dalla società nerazzurra, un ragionamento al netto delle certezze - che oggi non esistono - su una ripresa delle attività. Lukaku e compagni torneranno in Italia a metà della prossima settimana, qualche giorno prima di Pasqua, consapevoli che per loro - come da disposizioni governative - al rientro nel nostro Paese scatterà un’altra quarantena da 14 giorni.

Lo sanno bene all’Inter: all’interno del club, a tutti i livelli, non c’è poi grande convinzione che ci sia lo spazio per finire questa stagione. Ma allo stesso tempo - scrive 'La Gazzetta dello Sport' - la società nerazzurra preferisce far rientrare i calciatori a Milano, anche per non correre rischi futuri: nessuno può sapere con certezza quale sarà l’evoluzione del virus nel resto del mondo e dunque le possibili decisioni governative dei singoli Paesi nei quali sono ora sette calciatori nerazzurri.

A lasciare la città sono stati Handanovic, Brozovic, Lukaku, Eriksen, Godin, Moses e Young. Non cambierà poi molto al loro ritorno in Italia: Appiano resterà off limits, continueranno le sedute di allenamento da due ore al giorno decise dallo staff del tecnico nerazzurro. L’unica vera grande differenza è nell’alimentazione: a Milano i giocatori nerazzurri sono infatti “seguiti” dal punto di vista della dieta ogni giorno dall’Inter.