Nicolò Zaniolo domani non penserà più al passato ed all’Inter ma al suo presente ed al futuro. Che si chiamano Roma, oggi e domani, a meno di clamorosi colpi di scena, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport". E in questo percorso mentale proverà ovviamente anche a prendersi una rivincita personale. Perché poi è vero che all’Inter è riconoscente per tante cose, ma è anche vero che il gioiello della Roma ama sorprendere. E cosa ci sarebbe di più bello di prendersi una gioia personale sul club che l’ha accarezzato, sedotto e abbandonato? "La verità è che avevo finito il mio percorso in Primavera con l’Inter e volevo giocare con i grandi - ha detto durante il lockdown -. Mio padre mi disse a un certo punto che saremmo dovuti partire per Roma ed ero incredulo".
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Zaniolo finora tra i grandi ha incontrato l’Inter in tre occasioni, non riuscendo però mai a vincere né a segnare. Tutti pareggi. Il che se da una parte non è male, dall’altra non lo soddisfa. Perché Nicolò è fatto così, vive di ambizioni, personali e non. Basti pensare alle ultime criticheche gli ha mossopubblicamente Paulo Fonseca subito dopo la gara con il Verona. Peccati di gioventù, che però possono dargli una carica ancora più forte di quella che non avesse già prima. Già, perché se c’è una cosa che rende veramente forte Zaniolo è la capacità di farsi scivolare un po’ tutto addosso.
Domani Nicolò partirà ancora una volta dalla panchina. Il percorso che gli sta disegnando addosso la Roma (e ovviamente Fonseca) è proprio quello di aumentargli gradualmente minutaggi e intensità, per cercare d portarlo al massimo ad agosto, quando i giallorossi si andranno a giocare l’Europa League in Germania (iniziando da Duisburg, dove il 6 incontreranno il Siviglia dell’ex d.s. Monchi). "I miei obiettivi me li pongo davanti giorno dopo giorno – ha detto dopo il gol di Brescia – In Europa League spero di poter dare una mano se starò bene. Al momento sono al 60-65% della condizione". La Roma lo sa e gli sta vicino, accettando anche quei piccoli peccati di gioventù. Lui, invece, ha fretta di tornare presto quello di prima. E magari prendersi anche una piccola grande rivincita sull’Inter. A partire proprio da domani sera.
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