Simone Inzaghi è consapevole che, stavolta, il derby sarà per la sua Lazio ancora più fondamentale di quanto non sia normalmente. Si gioca tanto, il tecnico. "Dovremo essere bravi noi – attacca Inzaghi – ad evitare che la macchia dell’eliminazione in Europa League non offuschi quanto di buono abbiamo fatto in precedenza. A Salisburgo abbiamo compromesso tutto con un black out di pochi minuti. Il gol di Immobile ci ha forse rilassati e poi non siamo stati più capaci di rientrare in partita. Ma adesso è inutile e sbagliato guardare al passato. Conta solo il futuro. Abbiamo davanti a noi un traguardo prestigioso da centrare (la qualificazione in Champions, ndr) e sette partite per raggiungerlo. Dovremo dare tutto in ciascuna di queste gare".
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L’imperativo di Inzaghi: “Pensiamo solo a ripartire”
Il tecnico della Lazio: "Affrontiamo una Roma che è forte di suo e che ha anche il morale alle stelle per l’impresa sul Barcellona. Ma sono d’accordo con Di Francesco, in un derby non c’è mai un favorito"
A cominciare dalla prima, che è anche la più difficile, scrive Stefano Cieri su "La Gazzetta dello. Sport". "Affrontiamo una Roma che è forte di suo e che ha anche il morale alle stelle per l’impresa sul Barcellona. Ma sono d’accordo con Di Francesco, in un derby non c’è mai un favorito. Noi più che ai nostri avversari dovremo pensare a noi stessi. Quest’anno contro le grandi squadre abbiamo sempre fatto bene, dovremo essere capaci dia far girare dalla nostra parte gli episodi".
Il tecnico sta valutando se apportare significativi cambiamenti rispetto alle ultime partite. Non tanto negli uomini quanto nel modulo, col possibile passaggio alla difesa a quattro. Ma alla fine dovrebbe comunque confermare il solito 3-5-2, con due novità rispetto a Salisburgo: Marusic per Basta sulla fascia destra e, soprattutto, Felipe Anderson invece di Luis Alberto alle spalle di Immobile.
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