(La Gazzetta dello Sport - A.Pugliese) - «Mi piacerebbe essere più decisivo, fare qualche gol in più.
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«Ho un sogno: Fare il Totti»
(La Gazzetta dello Sport – A.Pugliese) – «Mi piacerebbe essere più decisivo, fare qualche gol in più.
E un giorno, magari, diventare forte come Totti». Quando lo dice, gli si illuminano gli occhi, molto di più di quando parla di Zinedine Zidane, il suo idolo, quello che sognava da bambino ed a cui in Francia lo hanno spesso avvicinato. Miralem Pjanic ha le idee chiare, proprio come quando parla della sua vita, del suo viaggio in giro per l'Europa, dalla Bosnia al Lussemburgo fino proprio alla Francia. «Ma non c'è nessuna città bella come Roma». Già, anche se casa però è sempre casa. Almeno così si dice...
Gol e assist Pjanic può diventare uno dei simboli della Roma del domani. Un po' per la sua faccia pulita e per la sua eleganza, un po' per la sua classe cristallina. «Sono giovane, ma spero di diventare presto più decisivo». A prescindere dal ruolo in campo, trequartista o interno di centrocampo che sia. «Devo inserirmi di più, trovarmi più vicino alla porta e segnare di più. E magare fare anche più assist, ne ho già parlato con Luis Enrique. Ce la metterò tutta per riuscirci». Magari, poi, imparando da uno come Francesco Totti, che di assist se ne intende e non poco. «Senza di lui la Roma non è la stessa cosa, Francesco in campo ci dà grande sicurezza [...]
Obiettivi Davanti a sé, però, Pjanic ha anche molti obiettivi. «Uno è restare a Roma il più a lungo possibile, farò di tutto per riuscirci. Non mi immaginavo un posto così bello, anche se la mia famiglia e i miei amici sono in Lussemburgo e in Bosnia. Ma qui sto bene e voglio restarci». Per questo, vuole provare ad accelerare. «La Champions? È presto per porci degli obiettivi, aspettiamo le ultime dieci partite di campionato e vediamo. Di certo, se continuiamo così possiamo fare davvero bene». Già, ma con De Rossi o senza? «Non voglio neanche pensarci al fatto che Daniele ci lasci — chiude Pjanic — È un giocatore molto forte, uno che può aiutarci a raggiungere certi traguardi. Abbiamo bisogno di lui e spero che si facciano tutti gli sforzi necessari per trattenerlo qui. Senza di lui, la Roma sarebbe sicuramente meno forte. Gli obiettivi rimarrebbero gli stessi, certo, ambiziosi. Ma senza Daniele sarebbe tutto più difficile». E allora, meglio che De Rossi resta. E che Pjanic, piano piano, diventi un po' Totti...
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