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L’Europa di Mourinho. A Helsinki gara da dentro o fuori: è la sua specialità

L’Europa di Mourinho. A Helsinki gara da dentro o fuori: è la sua specialità - immagine 1
Per essere sicura del secondo posto la Roma deve vincere in Finlandia e con il Ludogorets

Redazione

A Siviglia è stato chiaro: "Siamo ancora vivi, per noi era una partita da knock out". Già, che poi nell’abbreviazione sarebbe ko, il che per Mou vuol dire dentro o fuori.

E quel pareggio in casa del Betis in effetti tiene in vita la Roma, che è attualmente terza in classifica nel suo girone di Europa League e deve fare la corsa sul Ludogorets per passare alla seconda fase, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Per riuscirci, però, c’è da vincere assolutamente domani ad Helsinki, per poi giocarsi tutto il 3 novembre allo stadio Olimpico, quando a Roma si presenteranno proprio i bulgari con cui Mourinho è scivolato alla prima giornata.

Insomma, domani sarà già una partita da dentro o fuori. Anche se poi, a conti fatti, potrebbe andar bene anche un pareggio, nel caso in cui il Ludogorets non dovesse contemporaneamente vincere in casa proprio contro gli spagnoli del Betis (che comunque non sono ancora sicuri del primo posto, che permette di volare diretti agli ottavi ed evitare le spareggio con gli “squali” – come li ha definiti Mou – che scenderanno dalla Champions League).

Certo, la Roma in questa Europa League finora si è complicata il percorso da sola, perdendo proprio la gara iniziale di Razgrad e poi portando a casa un solo punto nelle due sfide giocate contro il Betis.

Mou, chiaramente, vuole vincere domani sera e fare il bis anche il 3 novembre contro il Ludogorets, per poi andarsi a giocare le proprie chance proprio contro gli «squali» della Champions. A finire terzo non ci pensa neanche. La Roma deve vincere ad Helsinki e giocarsi tutto in casa con il Ludogorets.