Forzaroma.info
I migliori video scelti dal nostro canale

La Gazzetta dello Sport

L’estate difficile di Rom: adesso dovrà lavorare per tornare in forma

L’estate difficile di Rom: adesso dovrà lavorare per tornare in forma - immagine 1
Il preparatore Frustaci: "Prima di ottobre non potrà essere al top. Gli serviranno almeno tre gare da 90’"
Redazione

La lunga estate di Romelu Lukaku è stata un mix di incertezza, ripensamenti, colpi di scena e rumors di mercato, scrive Davide Chinellato su La Gazzetta dello Sport.  La Roma sarà l’occasione per un nuovo inizio, per un ritorno in campo dopo due mesi difficili in cui il belga è stato un indesiderato ma mai un calciatore, cosa che Rom alla corte di Mourinho vuole tornare ad essere.

Per il Chelsea, Lukaku è stato soprattutto un problema. Il ritorno a Londra era inevitabile dopo la fine del prestito all’Inter, ma i Blues e il belga hanno cercato di rimandarlo il più possibile dopo che Romelu aveva fatto sapere di non avere nessuna intenzione di riprovarci a Stamford Bridge. Con Mauricio Pochettino, al timone dal primo luglio, Lukaku non ha mai parlato. È arrivato il 18 luglio al centro sportivo di Cobham, il giorno dopo che la prima squadra (al lavoro già da due settimane) era già partita per la lunga tournée negli Usa. Ha cominciato ad allenarsi con gli altri esuberi, facendo spesso la spola col Belgio dove ha lavorato con un preparatore personale.

L’idea, sia di Lukaku che del Chelsea, era che al ritorno a Cobham della prima squadra il 5 agosto lui non ci sarebbe stato perché nel frattempo il mercato avrebbe portato la soluzione, coi Blues determinati a venderlo per almeno 40 milioni di euro. Solo che prima c’è stato il voltafaccia all’Inter, poi l’attesa che la Juve trovasse i soldi per comprarlo dal Chelsea. Quando i Blues sono tornati, Lukaku era ancora lì ed è stato mandato a lavorare con la squadra Under 21, senza un armadietto, un numero di maglia ufficiale, o un contatto col gruppo al lavoro di Pochettino.

Lukaku ha giocato l’ultima partita ufficiale il 20 giugno, due gol in 68’ in Belgio-Estonia nelle qualificazioni a Euro 2024. Poi non ha avuto più contatto col calcio a cui era abituato. Ora il compito principale che avrà è recuperare il peso-forma, che è stato sempre il suo tallone d’Achille. "È evidente che un giocatore con le sue caratteristiche avrà bisogno di un po’ di tempo per riprendersi, soprattutto visto che anche la scorsa estate era stato messo ai margini e ha saltato la preparazione - spiega Alex Frustaci, Strength & Conditioning Coach che lavora con professionisti sia in Serie A che all’estero -. Lavorare con un preparatore personale come so che sta facendo lui o con l’Under 21 aiuta ma non è lo stesso. Prima di ottobre non si potrà vedere un buon Lukaku. E se dovesse arrivare subito un gol, non deve essere preso come sinonimo che Romelu è tornato. Ricordiamoci cosa è successo lo scorso anno: è entrato, ha fatto gol subito, ma prima di tornare in forma ha dovuto aspettare due mesi. Per arrivare ad una buona condizione, per ritrovare il ritmo partita, un giocatore ha bisogno di almeno tre partite da 90’. Come succede in precampionato: si inizia con un tempo, poi si sale, poi si arriva ad una partita intera e dopo tre gare da 90’ c’è la fiducia e la sicurezza che servono".

 

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Roma senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Forzaroma per scoprire tutte le news di giornata sui giallorossi in campionato e in Europa.