Qualche giorno fa, con sua moglie, Edin Dzeko ha partecipato ad uno dei tanti eventi di beneficenza a cui non dice mai no, come riporta Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport.
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L’estate di Dzeko tra amici e spiagge. E Fonseca lo aspetta
Il bosniaco ritiene l’avventura a Roma terminata e dopo 4 allenatori in 4 anni e nessun trofeo, ha voglia di misurarsi altrove
Ma non ha rilasciato dichiarazioni, mentre sua moglie Amra sì: "Sarajevo è la nostra casa e la nostra famiglia, quando Edin terminerà la carriera vorremmo tornare qui. Fissi, probabilmente, o comunque molto più spesso di quanto sia possibile ora".
Il piano non è a breve termine perché Dzeko ha 33 anni ma vorrebbe giocare ancora per altre 4 o 5 stagioni, di cui almeno un paio nell'Inter di Conte. La sua volontà è chiara: da tempo, ritiene l’avventura a Roma terminata e dopo 4 allenatori in 4 anni (Garcia, Spalletti, Di Francesco e Ranieri) e nessun trofeo, ha voglia di misurarsi altrove. Peccato, però, Inter e Roma ancora non abbiano trovato un accordo e che lui sia infastidito perché pensava che sarebbe stato già nerazzurro. Al momento Edin è atteso a Roma per le visite mediche- lunedì ore 9 a Villa Stuart - e poi martedì dovrebbe allenarsi per la prima volta con Fonseca.
Ha detto ancora Amra: "Ci piace stare con gli amici e accogliere gli ospiti, siamo persone normali cresciute da persone normali e i soldi e la fama non hanno cambiato questa cosa, anche se a volte può accadere. Non siamo lontani da quello che siamo sempre stati e dagli insegnamenti dei nostri genitori". Ecco perché, proprio per la correttezza e la professionalità che lo hanno sempre contraddistinto, sembra difficile immaginare Dzeko assente al raduno senza il permesso della Roma, magari per forzare la mano.
A Trigoria non se lo aspetta nessuno, a Casal Palocco, dove lui e la famiglia hanno instaurato buoni rapporti con tutti, c’è il timore di non vederli più quotidianamente. Ecco perché, indipendentemente da come si evolverà la vicenda tra i due club, per Dzeko lasciare Roma non sarà semplice. Farlo, poi, con polemiche e discussioni sarebbe ancora peggio.
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