rassegna stampa

L’esordio di Santurro, nuovo beato rossoblù

Il terzo portiere del Bologna arriva dalla C, senza passare dalla B. Donadoni: "Tutti apprezzano il suo comportamento"

Redazione

Che l’attesa ce l’abbia scritta nel destino non è neppure in discussione. Antonio Santurro è un leaper, termine che gli inglesi usano per definire i nati nel 29 febbraio. Uno che per festeggiare per bene il suo compleanno deve aspettare quattro anni: il prossimo è nel 2020, ma da ieri c’è almeno un altro motivo per stappare una bottiglia di quelle giuste, scrive Davide Stoppini su "La Gazzetta dello Sport". Esordiente che più esordiente non si può – mai neppure un minuto né in A né in B –, s’è divertito a bloccare la Roma, i colpi di testa di De Rossi e soprattutto l’emozione.

L'anno scorso la stagione l’ha passata a Siracusa, Lega Pro. La fortuna della sua carriera è stata aver incrociato un giorno Roberto Donadoni: lui portiere della Primavera del Parma, il tecnico un ammiratore che in estate s’è ricordato di lui al punto di farlo firmare fino al 2020. "Sono soddisfatto a metà della mia prestazione", ha commentato dopo il match, "ho fatto dei buoni interventi, il più difficile è stato quello su De Rossi, di puro istinto. Ma potevo far meglio nelle uscite e con il pallone tra i piedi. Ero curioso per l’esordio, ma ho vissuto i giorni prima molto serenamente. Qualche difficoltà c’è stata, in A si gioca a una velocità diversa e io potevo far meglio". Ma Donadoni ha comunque apprezzato: "Non c’è stato bisogno di parlargli. Pur non avendo mai giocato è molto apprezzato in squadra, per i comportamenti e per il suo valore. E in campo l’ha dimostrato".