rassegna stampa

L’effetto Totti sulla rincorsa fa ricredere pure Pallotta

Dirigenti a Boston: dopo il Genoa annuncio. Sabatini: «È ancora la luce»

Redazione

La prossima settimana, dopo la partita contro il Genoa, la Roma farà un annuncio importante su Totti. Da Boston, James Pallotta ribadisce: "Io e Francesco abbiamo deciso molto tempo fa che avremmo parlato alla fine della stagione". Proprio a Boston, il presidente è stato raggiunto da Baldissoni, dal braccio destro Alex Zecca e da Massara, uomo di fiducia di Sabatini. Tanti gli argomenti di cui parlare, dallo stadio, al rinnovo di Baldissoni, a quello del capitano.

Se fino allo scorso weekend le percentuali di rinnovo erano molto vicine allo zero, adesso la situazione potrebbe essere cambiata. A Trigoria sono stati in molti ad accogliere piacevolmente quest'apertura nei confronti di Totti. Pallotta è rimasto sorpreso dell'impatto che ha sulla squadra quando entra in campo. E anche le dichiarazioni di Spalletti a fine gara potrebbero mettere un tassello in più: "Francesco è andato oltre le sue qualità contro il Napoli, è un patrimonio della Roma" e quelle del d.s. Sabatini: "Cinque anni fa dissi che Francesco era il sole sul tramonto che brilla sui tetti di Roma. E la mia frase è ancora attuale. La luce di Totti non si spegne mai, è ancora in grado di produrre calcio. Ma non è questo il punto. Ho parlato con Francesco, gli ho detto “vuoi smettere ora o quando non ce la fai più?”. E lui mi ha risposto che è ancora convinto di poter rinviare l’addio. Spalletti in questo non ha responsabilità, semmai è tutta della società e del calciatore. Le parti si sono parlate, la situazione è chiara"

Come riporta Stoppini de LaGazzettadelloSport, non è ancora chiaro il futuro del ds che, tuttavia, ha elogiato Spalletti: «Il sospetto che la Roma potesse far meglio se fosse arrivato prima è legittimo, ma non in chiave scudetto. L’abbiamo scelto perché è un allenatore di grandissimo profilo, che non trascura la fase didattica, come è giusto che sia anche di fronte a campioni. Ma era doveroso proteggere Garcia, che in due anni aveva fatto oltre 155 punti».