rassegna stampa

Le mosse di Fonseca: Mancini mediano è l’invenzione top, rinascita Pastore

LaPresse

L’allenatore ha inciso tanto pure sul recupero di Santon e sulla crescita di Kluivert. Il Flaco ora sa anche sacrificarsi

Redazione

Roma-Napoli, 11 palle recuperate. Da Veretout? No. Da Mancini? Neanche. Da Pastore? Vabbé, dai, ma che dici. Ed invece è proprio così, quelle 11 palle sono opera del Flaco, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport". Opera sua e merito di Fonseca, che lo ha rigenerato nel corpo e nella testa. Se c’è infatti un giocatore che ha beneficiato della cura del portoghese, è proprio il fantasista argentino. E lo dimostrano anche i minutaggi, visto che finora Pastore ha giocato 579 minuti (in dieci partite, media di 57,9 minuti a gara). Lo scorso anno, per dire, ne giocò in tutto 790, di fatto poco oltre le due partite intere in più rispetto all’impiego attuale.

Ma non è solo Pastore ad avere usufruito della cura Fonseca, ma anche giocatori come Santon e Kluivert. L’olandese quest’anno ha trovato anche lui molto più spazio rispetto alla stagione passata, il che non ha fatto altro che fargli sentire una fiducia maggiore. E poi c’è l’invenzione di Gianluca Mancini (che il 23 dicembre si sposerà) mediano, uno che con il Napoli si è permesso di confezionare un assist magico per Pastore con una palla scodellata in area di rigore e poi dare il via al gol di Zaniolo con un cambio gioco di 30 metri. Fonseca, insomma, psicologo e stratega.