rassegna stampa

Le lacrime di Nicolò dopo il k.o. Il medico: “Grave distorsione”

Oggi gli esami a Roma per stabilire l’entità dell’infortunio. Il c.t. Mancini: "Nello spogliatoio era più sereno, possiamo sperare non sia come l’altra volta"

Redazione

Quella scena terribile dev’essergli passata davanti agli occhi come un brutto film dell’orrore mentre cadeva urlando, scrive Fabio Licari su La Gazzetta dello Sport.

Quella scena che sembrava ormai cancellata, dimenticata, sepolta. Roma-Juve, 12 gennaio scorso: il ginocchio destro di Nicolò Zaniolo fa crac sotto gli occhi di Mancini.  Ieri sera l’azzurro ha rivissuto quegli attimi quando ha incrociato Van de Beek ed è caduto di peso, gli occhi sbarrati dalla paura, le lacrime. L’altro ginocchio, il sinistro. S’è capito subito che poteva essere grave. "Una distorsione molto importante", ha spiegato il dottor Ferretti al 90’. Sperando non sia peggio, cioè il crociato. "Soltanto dopo gli esami avremo una diagnosi definitiva".

In tarda serata è stato Roberto Mancini a regalare un po’ di speranza: "Dopo l’infortunio Nicolò era molto preoccupato. Sono stato nello spogliatoio e l’ho trovato più sereno. Non aveva grande dolore. Possiamo sperare non sia grave come l’altra volta".

Dagli spogliatoi di Amsterdam arriva un’altra immagine rassicurante: Zaniolo lascia lo stadio camminando, con la gamba sinistra fasciata, ma senza stampelle, e raggiunge il pullman da solo. Adesso bisogna aspettare.Oggi Zaniolo verrà sottoposto a esami strumentali.