rassegna stampa

Le italiane allineate: meglio bloccare le coppe europee

LaPresse

Roma e Inter non appoggiano la scelta dell'Uefa di giocare a campo neutro. Il caso Rugani potrebbe cambiare di nuovo le carte in tavola

Redazione

Non nascondiamolo: né Inter né Roma apprezzano l’idea di fondo che sta animando la Uefa, ovvero che lo spettacolo debba continuare quasi a tutti i costi, soprattutto adesso che i nerazzurri sono alle prese con gli esiti del caso Rugani, visto che la Juve è stato l’ultimo avversario affrontato. I due club non concordano affatto con la decisione dell’Uefa di salvare a tutti i costi il calendario, giocando in campo neutro, anche se naturalmente sarebbero pronte ad adattarsi all’obbligo, riporta La Gazzetta dello Sport.

Tra l’altro, i club non vorrebbero neppure dare i giocatori alle Nazionali per i prossimi impegni. Dall’altra parte del Mediterraneo, per un Getafe più possibilista - ovviamente prima del caso Rugani e del coinvolgimento interista -, c’è un Siviglia più scettico. "La Uefa sta cercando una soluzione e siamo sicuri che sarà la migliore possibile – ha detto Villaverde, d.g. del Getafe -. Il proposito è quello di non alterare eccessivamente la composizione dei calendari e diarrivare al sorteggio col quadro di incontri completato. Visto che tanto Milano come Madrid sono condizionate dal coronavirus, l’idea è quella di allontanarsi per una sfida unica e alleggerire i calendari". Perplesso, invece, è Monchi, d.s. del Siviglia. "Non sono sicuro che si possa trovare una soluzione rapidamente. Quella della gara unica in campo neutro è una delle varie ipotesi che sta considerando la Uefa, però per esempio non penso che sarà facile trovare un Paese disposto ad accoglierci".