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rassegna stampa

Le allusioni di Lotito e i numeri della Lazio: è la società di A con più rigori a favore e meno contro

Dai dubbi espressi su Juve-Inter alla teoria che non si volesse ripartire per impedire la corsa scudetto. Ma la stagione biancoceleste è filata tutta liscia e senza episodi sfavorevoli

Redazione

Fanno discutere le allusioni del presidente della Lazio Claudio Lotito sulla partita Juventus-Inter. La frase rilasciata a la Repubblica un mese fa faceva emergere tutti i suoi dubbi sulla regolarità della sfida: "Oggi io sono a un punto dalla Juventus , e solo per Juve-Inter che vabbè, l’avete vista tutti...". La Procura federale sta valutando gli estremi per un deferimento, ma l'idea di un complotto anti Lazio volto a frenare la corsa scudetto del club biancoceleste serpeggia da mesi, scrive Edoardo Lusena su "La Gazzetta dello Sport".

Timori, accuse, polemiche che stridono con la splendida cavalcata della Lazio seconda in classifica grazie a una grande stagione finora filata tutta liscia: come dimostrano non solo il gioco e le belle vittorie, ma anche alcuni numeri ed episodi di certo non sfavorevoli.

Se ad esempio si prendono in esame i calci di rigore la Lazio è la società ad averne avuti di più a favore: ben 14, cinque in più delle squadre seconde in questa particolare classifica: Genoa, Lecce e Roma con 9. La Juve è ferma a 8, sei in meno dei biancocelesti. Il primato della Lazio è anche nei rigori subiti: solo 3, come l’Inter. La Juve ne ha subiti 8, quasi il triplo.

Ma non ci sono solo le statistiche sui rigori a descrivere una stagione finora quasi perfetta per la Lazio. Tornano alla mente partite con alcune valutazioni che hanno fatto arrabbiare non poco gli avversari dei biancocelesti e che, se prese diversamente, avrebbero cambiato l’attuale classifica. Eccone alcune: all’ottava giornata, il 19 ottobre, Lazio-Atalanta finì 3-3 dopo un clamoroso recupero della squadra di Inzaghi che nel primo tempo era sotto di tre reti, un punto acciuffato anche grazie a due rigori concessi dall’arbitro Rocchi per due falli su Immobile che fecero infuriare il tecnico della Dea Gasperini che parlò di "rigori ridicoli".

In Lazio-Juve, il 7 dicembre, tennero banco gli sbagli dell’arbitro Fabbri, tra i più gravi sull’1-1 un rosso diretto non dato a Luiz Felipe per un’entrata a martello sulla caviglia di Matuidi. Pochi minuti il rosso lo prende Cuadrado per fallo da ultimo uomo: la Lazio vincerà 3-1. Il 16 dicembre a Cagliari è il giorno del maxirecupero di 7 minuti e 30” dell’arbitro Maresca: la Lazio, sotto di un gol, pareggia al 94’ e rimonta 2-1 all’ultimo istante disponibile.

Alla 21ª giornata c’è il derby Roma-Lazio. Come all’andata finirà 1-1: al 49’ sul risultato di pareggio Kluivert va giù in area, dopo un contatto con Patric. Calvarese indica il dischetto, cambierà idea poi al Var giudicando il fallo come commesso dal romanista e lasciando molti dubbi. Alla 23ª giornata, la Lazio vince 1-0 a Parma. Al Tardini l’arbitro Di Bello è decisamente in giornata no - sarà poi fermato per un turno dal designatore Rizzoli - e nega due rigori al Parma, il primo al 55’ con Marusic che in area trattiene e tira giù Bruno Alves, l’altro al 91’ con una netta trattenuta di Acerbi su Cornelius.