Alla fine il ritornello è più o meno sempre lo stesso, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. L’atteggiamento, individuale ma anche di squadra. Così se una settimana fa Mourinho aveva sottolineato la mancanza dei “banditi” adesso ci va anche giù più pesante. "Qui c’è gente che non ha neanche una grande storia in Europa e gioca queste partite in modo superficiale. Sono sempre gli stessi, giocatori che interpretano la partita a modo loro. Gente che ha poca responsabilità, che non ha voglia di dire “io sono qui e gioco sempre”. Qualcuno stavolta ha perso un’occasione". E poi la bordata: "Da oggi se qualcuno mi chiederà perché gioca poco gli risponderò che giocherà solo quando gli altri saranno morti".
La Gazzetta dello Sport
Le accuse di Mou: “Non cambiamo, noi superficiali”
Nel mirino di Mourinho ci finiscono alcuni giocatori, ad iniziare da Aouar (ma anche Celik), assolutamente impresentabile. "Non voglio parlare dei singoli, ma di giocatori in generale. Io ho giocato 150 partite di Champions, c’è gente che in Europa si è appena affacciata e gioca con superficialità. Abbiamo fatto una prestazione anche sufficiente per vincere, le occasioni per chiuderla le abbiamo avute, ma è la prestazione che è globalmente insufficiente. Se questi giocatori pagheranno? Quello se lo può permettere Guardiola, io no. Io posso solo martellare e sperare che l’atteggiamento cambi. Evidentemente alcuni giocatori faticano a tenere la concentrazione alta per 90 minuti".
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Roma senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Forzaroma per scoprire tutte le news di giornata sui giallorossi in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA