La Roma ha portato a casa il secondo posto e la qualificazione diretta alla Champions, ma quanta sofferenza e paura. Alla fine, al calare delle prime ombre della sera, le lacrime di Totti, abbracciato ai figli, hanno lavato e purificato ogni imperfezione, e la festa dell’addio è diventata qualcosa di inspiegabile per chi non è romanista o non vive a Roma, e per chi non ama il calcio nella sua essenza.
rassegna stampa
Lazovic spaventa, poi risolve Perotti. E’ secondo posto
Al 90’ il gol per la Champions diretta. In rete il 2001 Pellegri, De Rossi e Dzeko , nuovo capocannoniere
Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", troppa emotività, approccio sbagliato della Roma. La testa di tutti, alcuni giocatori inclusi, era altrove, alla cerimonia dell’addio del capitano. Il sedicenne Pellegri realizza l'uno a zero. La Roma ha rimediato in fretta con Dzeko, ma si è smarrita di nuovo nella selva oscura dei sentimenti tottiani. La Roma è scivolata all’intervallo in stato di semi-catalessi.
Nella ripresa la Roma è andata in vantaggio con De Rossi, ed è stata riacciuffata da Lazovic. In un modo o nell’altro, la squadra ha racimolato le residue energie psico-fisiche e al 90’ spaccato è arrivato il liberatorio 3-2. Azione scacchistica: la punizione dell’alfiere Nainggolan, le torri Fazio e Dzeko in avanzamento simultaneo, lo scacco a Lamanna del cavallo Perotti. Tutto si è ricomposto. Il lungo addio di un fuoriclasse vale una Champions diretta. Anzi, meriterebbe di più. Grazie di tutto, anzi di Totti.
(S. Vernazza)
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