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La Gazzetta dello Sport

Lazio-Roma in tre mosse

Lazio-Roma in tre mosse - immagine 1
Guendouzi-Paredes, l'anno dopo: sfida calda a centrocampo; Romagnoli deve limitare Dovbyk; Castellanos torna dal 1' e c'è Mancini
Redazione

Guendouzi-Paredes l’anno dopo: sfida calda a centrocampo. Nel derby di ritorno della scorsa stagione ci fu una mezza bufera. All’inizio in campo, quando Dybala schernì Guendouzi, poi al triplice fischio finale, con il francese che colpì con un colpetto allo stomaco Leandro Paredes, a partita finita. Ecco, il rischio che qualche scoria sia ancora rimasta c’è. Del resto, poi, Guendouzi e Paredes sono due che amano andare alla lotta. Guendouzi è uno che con Sarri girava a intermittenza, con Baroni, invece, è finalmente tornato a fare il mediano in coppia con Rovella. Ed è rinato. Toccherà a lui - racconta Andrea Pugliese su 'La Gazzetta Sportiva' - cercare di togliere spazio ai trequartisti giallorossi, creando densità davanti alla sua difesa per limitare le giocate tra le linee di Pellegrini e Soulé (o Baldanzi ed El Shaarawy, se poi le scelte di Ranieri saranno diverse). Per Paredes, invece, il compito di creare gioco dal basso, andando a infilarsi tra i due centrali di difesa.

Romagnoli deve limitare Dovbyk

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Uno è cresciuto in giallorosso nonostante avesse da sempre una profonda fede biancoceleste. L’altro, invece, stasera andrà a caccia del suo primo sorriso (leggi gol) in un derby, ma anche in una sfida contro una big. Ma Artem Dovbyk avrà un avversario in più ed è proprio Alessio Romagnoli che cercherà di limitarne la portata. Del resto Dovbyk oggi avrà il compito di far male alla Lazio, ma anche di far salire la Roma ogni volta che Baroni aumenterà la pressione. Finora ha dimostrato di fare anche fatica nella copertura del pallone, anche se proprio all’andata da una sua giocata spalle alla porta nacque il gol del definitivo 2-0, quello di Saelemaekers. Romagnoli dovrà essere bravo ad evitare questo tipo di giocata, impedendo al centravanti ucraino di agire spalle alla porta per favorire gli inserimenti da dietro. Il difensore biancoceleste dovrà così lavorare sull’uomo, in marcatura, ma anche sull’anticipo.

Castellanos torna dal 1’. C’è Mancini

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Castellanos è rientrato giovedì scorso a Bodo. Mancini, invece, è oramai un punto fermo della difesa giallorossa, tanto che spesso Ranieri lo schiera anche come centrale tra i tre. E anche stasera dovrebbe andare a giocare proprio lì, gestendo la difesa e provando a rendere “insensibile” il ritorno dal via del Taty. Nella speranza di Baroni, infatti, l’attaccante argentino deve andare a curare l’attuale mal di gol in casa biancoceleste, con appena 4 reti nelle ultime 6 partite. Castellanos è uno a cui piace muoversi tanto, anche uscire dall’area di rigore, attraendo fuori posizione il proprio marcatore. E forse è anche per questo che alla fine Ranieri sceglierà Mancini piuttosto che Hummels per giocare al centro della difesa giallorossa. Perché se Hummels viene portato fuori posizione, con tanto campo poi da coprire alle sue spalle, potrebbe anche andare in difficoltà. Se invece sarà uomo contro uomo, allora Mancini può prevalere.