È la nostra coppa e non solo perché ce la siamo portata in Italia, con l'Atalanta che nella passata stagione ci ha regalato la gioia più grande, scrive Alessandro Vocalelli su La Gazzetta dello Sport. È un po' la nostra coppa, l'Europa League, perché nelle ultime cinque edizioni siamo arrivati tre volte in finale. È così che, in maniera più originale, a questa Europa League, abbiamo iscritto solo i due club romani con un filo rosso in comune: due allenatori debuttanti a livello internazionale. Se ieri è stata la Lazio a scendere in campo, oggi toccherà alla Roma di Juric contro l'Athletic Bilbao, un avversario che è appena sotto alle favoritissime. Già, perché c'è un terzetto di squadre che ha sicuramente qualcosa di più: Tottenham, Manchester United e Porto. Ma quello con gli spagnoli sarà sicuramente un test significativo per i giallorossi, che in Europa League hanno fatto particolarmente bene negli ultimi due anni. Una finale con Mourinho ed una semifinale con De Rossi. È da qui che si riparte con il nuovo allenatore e con una squadra che in estate i Friedkin hanno rinforzato. È quindi giusto aspettarsi che la Roma possa confermarsi nelle sue aspirazioni, puntando alla finale dell'11 maggio a Bilbao.
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Lazio e Roma possono onorare la “nostra” coppa
Nelle ultime cinque edizioni di Europa League le squadre italiane sono arrivate tre volte in finale
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